Consumi: su carrello spesa incidono trasporti ed energia
Roma, 5 luglio 2012 - La crisi "stravolge la spesa degli italiani". Non solo "cambiano le abitudini, con il ricorso piu' frequente al discount e il 'taglio' in quantita' e qualita' dei prodotti acquistati, ma si modificano i budget destinati ai vari capitoli di spesa. Con uno sbilanciamento sempre piu' evidente verso trasporti ed energia a discapito della voce cibo e bevande". Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando il report sui consumi delle famiglie nel 2011 diffuso oggi dall'Istat. "Fino a due anni fa, la quota di spesa per generi alimentari e bevande rappresentava un quarto della spesa complessiva delle famiglie. Ma dallo scorso anno- sottolinea la Confederazione- questa quota e' andata pian piano riducendosi fino a toccare il 19 per cento del totale: il 'caro-carburanti' e i vari rialzi delle tariffe energetiche hanno costretto i consumatori a togliere soldi a beni essenziali come pane, pasta e carne e destinarli invece ad altri capitoli di spesa. La conseguenza e' che nell'ultimo anno ogni famiglia italiana ha dovuto "sborsare" piu' per combustibili, energia elettrica e trasporti (483 euro al mese) che per gli alimentari (477 euro al mese)". Questo secondo la Cia significa "un ulteriore indebolimento dei consumi alimentari, che nel 2011 sono crollati del 2 per cento e che quest'anno rischiano un tonfo ancora peggiore". Secondo gli ultimi dati della Cia, inoltre, "il 71 per cento delle famiglie ha riorganizzato le spese per la tavola: comparando i prezzi con piu' attenzione (il 65 per cento); cercando sconti, promozioni commerciali e offerte speciali (il 53 per cento); privilegiando le grandi confezioni, il cosiddetto "formato convenienza" (il 42 per cento); comprando quasi esclusivamente nei discount (il 39 per cento)".
