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Briciole di pane

Corre la riforma della logistica e della portualità

Avviato un collegamento ferroviario speciale fra Savona-Vado e l'Interporto di Orbassano

Torino, 10 dicembre 2015 - Procede speditamente la riforma della logistica e della portualità in Italia con il completamento e la messa in funzione “dell'ultimo miglio ferroviario tra porti ed interporti e con lo sblocco dei cantieri utili a rafforzare la competitività dei nostri porti”. Ad affermarlo è il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in occasione della prima corsa del “Treno della frutta” fra il porto di Savona-Vado in Liguria e l’Interporto di Orbassano in Piemonte.


Il Ministro delle infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio, ha commentato: “Si parla oggi con rinnovato interesse dell'utilizzo del vettore ferroviario e delle connessioni alle reti Europee di trasporto questa nuova relazione rappresenta uno degli esempi concreti della possibilità offerte dal vettore ferroviario e dall'uso intelligente delle reti esistenti, ed è una ottima notizia per la potenzialità del sistema piemontese e ligure”.

 


Le caratteristiche del collegamento


Il collegamento realizzato è fra il primo porto italiano per volumi di frutta movimentati, Savona-Vado, e la Piattaforma multimodale Logistica di Orbassano, componente essenziale della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Quanto avviato oggi è dovuto alla regia del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Regione Piemonte, del Commissario di Governo per la Torino Lione, dell’Autorità Portuale di Savona e della Sito, Società Interporto di Torino, con sede a Orbassano, degli operatori logistici APM Terminal e Navalia.


In concreto, si tratta di un treno sperimentale (16 pianali per una portata complessiva di 650 tonnellate di massa trainata in singola trazione), che rappresenta l’avvio di un collegamento stabile a partire dal gennaio 2016.


Fondamentale – viene fatto notare dal Ministero -, è il ruolo di Trenitalia e dell’innovativo sistema di gestione ferroviaria messo in atto dall’Autorità Portuale che si è dotata dei locomotori di proprietà necessari a impostare un sistema a costi industriali.


L’obiettivo commerciale mira a dimostrare ai primari operatori del settore ortofrutticolo insediati su Orbassano la possibilità di essere serviti non più dai porti del Nord Europa ma dai nostri scali. “Se si considera – si legge in una nota del Ministero -, che solo sul Centro Agroalimentare Torino, collocato nella piattaforma di Orbassano si movimentano oltre 500.000 tonnellate di orto-frutta all’anno (oggi trasportata esclusivamente su gomma), si può facilmente comprendere la ricaduta positiva dello sforzo oggi atto”.


Dal punto di vista tecnico, viene realizzato un collegamento ferroviario feeder, che sgrava il porto dall’onere di ospitare la sosta delle unità di carico in arrivo e partenza, spostando il luogo di stazionamento e di composizione dei convogli in un’area più idonea: altri porti italiani si trovano nelle medesime condizioni, serviti da linee che non consentono di operare con treni da 550 metri e di 1.600 tonnellate.

 


Le prospettive


Dalla risposta positiva di questa sperimentazione dipende la possibilità di non aggravare il traffico autostradale, già congestionato, con nuovi flussi di merci che si avranno con la crescita del porto di Savona Vado. “La piattaforma logistica di Orbassano – dice ancora il Ministero -, , con i suoi grandi spazi e la dotazione di magazzini, può essere un luogo idoneo per fare sostare le unità di carico, per consentirne l’eventuale lavorazione e per comporre treni lunghi da rilanciare verso le destinazioni dell’Italia settentrionale, della Francia, della Svizzera e di parte della Germania. Gli investimenti perché anche questo nodo della rete possa essere pienamente operativo con treni moderni sono in stato avanzato”.

Andrea Zaghi