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Briciole di pane

Corte Conti: trend positivo di Anas grazie a politica di efficientamento

Confermato utile di esercizio anche per il 2010 dopo i bilanci positivi del 2008 e 2009

Roma, 19 marzo 2012 – Sulla relazione della Corte dei Conti l’Agenzia di stampa AGI sottolinea che la decadenza del Consiglio di Amministrazione disposta dalla manovra di luglio "ha determinato l'insorgere di una fase di incertezza" per l'Anas, "anche per effetto del succedersi nel tempo di interventi correttivi della disciplina (ad esempio in materia di trasferimento delle partecipazioni detenute da Anas), disposti con decreto legge, strumento normativo forse inadeguato per l'introduzione di una riforma complessa e dalle rilevanti ricadute economiche ed operative".

Nel dettaglio la Corte dei Conti ha evidenziato che "pur nella negativa congiuntura economica internazionale, la gestione finanziaria di Anas per l’esercizio 2010 si è chiusa con un utile di esercizio di 10,15 milioni di euro, a conferma di un trend positivo conseguito grazie alla politica di efficientamento, messa in atto dalla Società a partire dal 2006, che ha consentito di ridurre progressivamente il pesante disavanzo ereditato dalla gestione 2005 e di conseguire, per la prima volta nel 2008, l'utile di esercizio. Anas, inoltre, dal 2009 corrisponde un dividendo all'Azionista (pari, per l'esercizio 2010, a 8 milioni di euro)".

Esprimendo un giudizio positivo, prosegue l’AGI, la Corte dei Conti ha messo in evidenza come l'istituzione dell'Agenzia e la riforma del settore stradale e autostradale determinano notevoli incertezze, come testimoniano i numerosi interventi normativi adottati negli ultimi mesi e una frammentazione di competenze, considerata anche la prevista istituzione di un organismo indipendente in materia di trasporti.

La magistratura contabile rileva quindi che "il quadro delle competenze in materia autostradale è stato reso ancora più complesso dall'attribuzione ad un'Autorità indipendente di regolazione dei Trasporti di una pluralità di compiti regolatori specifici per il settore autostradale, che ha determinato la compresenza di due soggetti istituzionali pubblici, l'Anas e l'Agenzia, e la frammentazione delle relative attribuzioni". Infatti, la Corte dei Conti scrive: "Sul riassetto di Anas è anche intervenuto il d.l. 29 dicembre 2011, n. 216, convertito nella legge 24 febbraio 2012, n. 14, che ha, tra l'altro, prorogato al 31 marzo prima e al 31 luglio poi, il termine per l'adozione dello Statuto della nuova Agenzia. Parallelamente, sono stati più volte prorogati, fino al 31 luglio 2012, anche i termini per il trasferimento delle sole partecipazioni nelle società miste con le Regioni aventi il ruolo di concedenti e quello per il subentro dell'Agenzia all'Anas nel ruolo di concedente nei confronti delle concessionarie autostradali. Il quadro delle competenze in materia autostradale è stato reso ancora più complesso dall'attribuzione - ad opera dell'art. 36 del d.l. n. 1/2012 (che ha modificato l'art. 37 d.l. n. 201/2011) – ad un'Autorità indipendente di regolazione dei Trasporti di una pluralità di compiti regolatori specifici per il settore autostradale, che ha determinato la compresenza di due soggetti istituzionali pubblici, l'Anas e l'Agenzia, e la frammentazione delle relative attribuzioni".

"Il 2010 - ha commentato la Corte - è stato l`ultimo anno nel quale Anas ha ricevuto un corrispettivo di esercizio per le attività svolte nella gestione ordinaria della rete di 25.000 chilometri affidata alla Società. Il finanziamento pubblico si rivela peraltro tuttora necessario per le attività di investimento in nuove opere ed in manutenzioni straordinarie, le quali non producono ricavi, se non in misura del tutto marginale”.

Agenzia di stampa Agi