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Briciole di pane

Costruzioni: Fillea-Cgil, persi 550mila posti in 4 anni crisi

360mila solo in edilizia. ora piano per rilanciare occupazione

Roma, 30 gennaio 2013 - In quattro anni di crisi, i posti di lavoro persi nell'intero settore delle costruzioni (dall'edilizia al legno e arredo fino ai materiali), compreso l'indotto, sono 550 mila, a fine 2012: 120 mila persone l'anno, 328 al giorno; di questi, 360 mila posti solo nell'edilizia, dove si contano anche 60 mila imprese in meno e un 'taglio' di 2 miliardi di euro sulle buste paga. Nello stesso periodo è anche cresciuto il ricorso alla cassa integrazione: le ore autorizzate sono aumentato del 93% nel 2009, del 33% nel 2010, del 4,7% nel 2011 e del 28,3% nei primi dieci mesi 2012.

Sono i dati che la Fillea-Cgil, sulla base anche delle ultime elaborazioni dell'Ance, porta all'assemblea dal titolo 'We want work' per presentare il proprio contributo al Piano del lavoro della Cgil per una “strategia” dell'occupazione nel settore delle costruzioni, fondata su quattro parole chiave: qualità, sostenibilità, sicurezza e diritti. Un piano per riavviare il settore e per creare ''centinaia di migliaia'' di nuovi posti di lavoro e per mettere in sicurezza il territorio ed i cittadini.

La Fillea-Cgil propone sette progetti per rilanciare il settore, puntando su un modello di sviluppo “sostenibile” e sulla “qualità del lavoro, dell'impresa, del vivere”. I sette progetti riguardano: il riassetto idrogeologico (investimenti per 40 miliardi in 20 anni); la riduzione del consumo di suolo (dagli attuali 100 ettari al giorno a 30 ettari al giorno entro il 2020); la riqualificazione urbana (più risorse per il piano città, rispetto ai 318 milioni stanziati ad oggi); l'efficienza energetica (potrebbe attivare investimenti per circa 45 miliardi in 10 anni); le energie rinnovabili (risparmi e benefici per 48 miliardi in 10 anni); la prevenzione sismica (6 milioni di edifici e 12 milioni di abitazioni sono in zone a rischio alto e medio); le infrastrutture materiali (su cui va ridotto il gap).

Fonte: Ansa