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Briciole di pane

Costruzioni, la crisi continua: nel 2013 calo della produzione del 5,5%

Lo rivela il Rapporto Federcostruzioni, previsioni negative anche per 2014 e 2015

Roma, 23 ottobre 2014 - Il sistema italiano delle costruzioni lo scorso anno ha registrato una flessione della produzione del 5,5% rispetto 2012. Il dato indica una “variazione negativa di notevole entità, che segue quella ancora più consistente del 2012 (-6,0%) e si manifesta con maggiore gravità rispetto alle già negative aspettative per il 2013”. È quanto si legge nel Rapporto di Federcostruzioni 2014, presentato a Bologna in occasione del salone per l'edilizia SAIE, in corso fino a sabato 25 ottobre.

Lo studio rivela che nel 2013 tutti i settori della filiera delle costruzioni hanno avuto cali produttivi, che oscillano da un minimo dell’1,2% per le tecnologie meccaniche per l’edilizia a un massimo del 20% per il commercio di macchine per il movimento terra, da cantiere e per l’edilizia.

Inoltre, emerge che i settori più in crisi sono quelli la cui produzione è destinata esclusivamente o prevalentemente sul mercato nazionale, che “continua ancora a riflettere gli effetti della crisi che ha colpito tutto il settore delle costruzioni dal 2009 senza soluzione di continuità (-25,5% nel quinquennio 2009-2013 e -6,9% nel solo 2013)”. Al contrario, si riscontrano dinamiche produttive meno negative nei settori con una forte propensione all’esportazione.


Si prevede un segno meno anche per 2014 e 2015

Se da una lato, complessivamente, negli ultimi cinque anni l’intera filiera delle costruzioni ha perso circa un quarto della propria produzione reale, dall’altro le prospettive non sono rosee neanche per il futuro prossimo. Nel Rapporto si legge che le previsioni di chiusura dell’anno in corso e per il 2015, “benché dominate da un diffuso senso di incertezza al momento della loro formulazione (fine luglio dell’anno in corso), permangono ancora improntate al pessimismo”.

In particolare, per il 2014 il sistema delle costruzioni dovrebbe marcare un’ulteriore caduta dei livelli produttivi, “anche se nettamente più contenuta di quella registrata nell’ultimo biennio e che dovrebbe aggirarsi sul 2,2% annuo in meno in quantità”.


Una realtà produttiva ancora decisiva in ambito nazionale

Il sistema delle costruzioni resta comunque strategico per l’economia italiana, avendo realizzato nel corso del 2013 un valore di produzione complessiva che supera i 400 miliardi di euro e offrendo tuttora uno sbocco occupazionale ad oltre 2,7 milioni di persone.

“Nonostante dunque l’acuirsi della fase economica recessiva del nostro Paese nell’ultimo biennio” si legge ancora nel rapporto, “il sistema complessivo delle costruzioni si conferma essere una realtà produttiva decisiva in ambito nazionale”. Infatti, complessivamente rappresenta il 13% della produzione di beni e servizi del nostro Paese e l’11% circa della relativa occupazione.


Rodolfo Girardi, Presidente Federcostruzioni: più risorse per riavviare il settore

Nella prefazione del Rapporto il Presidente di Federcostruzioni, Rodolfo Girardi, ammette che mai come in questo momento l’industria italiana delle costruzioni si è trovata in una situazione di così grande difficoltà.

“Ai fin troppo noti problemi indotti da una economia nazionale che non solo non decolla ma stenta persino a ridurre i ritmi fortemente negativi degli ultimi anni – afferma Girardi –, si è aggiunto un nuovo e ancor più preoccupante fenomeno: la sfiducia nella capacità del Paese a reagire attraverso scelte di politica economica che individuino le costruzioni come propulsore della ripresa produttiva”.

Girardi riconosce che negli ultimi mesi il settore delle costruzioni è stato al centro del dibattito sulla politica economica nazionale, ma sottolinea che almeno fino a questo momento “le risorse rese disponibili per il riavvio del settore sono assolutamente lontane dalle quantità necessarie”.

Ponendo in primo piano la necessità di dare una risposta al Paese e ai suoi cittadini, in particolare sul piano della sicurezza, Girardi conclude poi che “il necessario rispetto dei vincoli di bilancio assunti a livello internazionale non può costituire un ostacolo insormontabile alla adozione di misure in grado di salvare la vita ai cittadini”.
 

Laura Perna

  Federcostruzioni, Rapporto 2014 - Il Sistema delle costruzioni in Italia