Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Crisi: accordo Europarlamento-Consiglio Ue su Project Bond

L'Europa sblocca i project bond

Bruxelles, 22 maggio 2012 - E' stato trovato un accordo tra l'Europarlamento e il Consiglio europeo per il lancio della fase pilota dei project bond. I negoziatori delle istituzioni Ue, riuniti a Strasburgo in concomitanza con la sessione plenaria dell'Aula, hanno concluso un'intesa con cui si da' il via libera a questo nuovo strumento finanziario per la realizzazione di progetti infrastrutturali per trasporti, energia e telecomunicazioni che, grazie a prestiti e garanzie Ue pari a 230 milioni di euro, potrà mobilitare sino a 4,6 miliardi di euro in investimenti privati.

La fase pilota dei project bond avra' luogo tra quest'anno e il prossimo, con l'obiettivo di valutare la reazione dei mercati a questo nuovo strumento di investimento ed eventualmente apportare modifiche al funzionamento del nuovo sistema. L'intenzione di Bruxelles e' infatti quello di impiegare i project bond in modo regolare per il finanziamento e la realizzazione delle grandi reti infrastrutturali Ue prevista per il periodo 2014-2020. Dopo l'intesa raggiunta oggi dai negoziatori, il prossimo passo sarà la sua approvazione da parte della commissione bilancio dell'Europarlamento il 31 maggio e successivamente il voto in plenaria nella sessione di luglio.

"I project bond dovrebbero rendere gli investimenti in progetti infratrutturali importanti più attraenti per gli investitori, senza rischi eccessivi per i contribuenti", ha spiegato il negoziatore per il Parlamento, l'eurodeputato socialista svedese Goran Farm, sottolineando che "questo nuovo schema potrebbe giocare un ruolo chiave nella strategia per la crescita ora invocata da molti stati membri dell'Ue".

L'accordo raggiunto oggi da Parlamento e Consiglio Ue sull'avvio di una "fase pilota" per i project bond permetterà di sbloccare fino a 4,6 miliardi di investimenti in infrastrutture, ha confermato il vicepresidente della Commissione Ue Olli Rehn. La cifra risulta dall'effetto leva a partire dai 230 miliardi che saranno messi a disposizione dal bilancio Ue. "Si tratta di un'importante iniziativa che può contribuire a rafforzare la nostra economia: promuovere gli investimenti pubblici e privati è una pietra miliare della nostra strategia per la crescita".

Rehn è soddisfatto dell'accordo, che "prepara la strada per il voto del 31 maggio". L'iniziativa di Ue e Bei "sosterra' il finanziamento di progetti di infrastrutture commercialmente fattibili nel settore dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni. L'obiettivo principale e' attrarre capitali dal mercato in un momento in cui questi progetti dipendono esclusivamente dai prestiti bancari, difficilmente disponibili con scadenze a lungo termine". Negli ultimi due anni, ricorda Rehn, la Commissione "ha portato avanti diverse idee e iniziative per utilizzare gli investimenti pubblici in modo mirato e mobilitare ulteriori investimenti privati indirizzandoli a progetti che puntino alla crescita". Inoltre, la Commissione ha chiesto agli Stati membri di rafforzare il capitale della Bei con 10 miliardi. "Espandere il volume di prestiti della Bei è un rapido ed efficace sistema per stimolare l'economia reale", ha aggiunto Rehn. Ancora, "i fondi strutturali possono essere utilizzati più efficacemente", e infine Rehn auspica "un accordo immediato sul nostro budget per il 2013, finalizzato alla crescita", e entro fine anno quello per il periodo 2014/2020.