Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

De Micheli: FS è un riconosciuto modello a livello europeo

Regione Lazio: presentato il piano di sviluppo di Fs Italiane e sottoscritto il nuovo protocollo d'intesa

"In questo tempo di crisi ho avuto confronti quotidiani con i colleghi di Paesi stranieri. Insieme abbiamo scritto un documento che abbiamo consegnato alla Commissione europea sui trasporti dopo il Covid. C'è una cosa meravigliosa: nelle nostre discussioni, Ferrovie dello Stato Italiane è stata riconosciuta come un modello europeo, un esempio per rispondere a problemi molto seri". Lo ha detto la Ministra per le Infrastrutture e i Trasporti, Paola De Micheli, nel corso della firma del protocollo d'intesa tra Regione Lazio e Fs Italiane.

Il protocollo è stato siglato da Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, e da Gianfranco Battisti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane. Presente anche l'Assessore regionale alla mobilità, Mauro Alessandri.

Il progetto si inserisce nell’importante piano di investimenti da oltre 18 miliardi di euro del Gruppo FS Italiane per il sistema economico e turistico del Lazio. In particolare, 13 miliardi di euro sono dedicati alle infrastrutture ferroviarie, 1,4 miliardi al trasporto ferroviario e 3,9 miliardi alle infrastrutture stradali. Circa 1 miliardo di euro è invece destinato a interventi di rigenerazione urbana e di riqualificazione delle stazioni. Il protocollo è anche parte integrante del piano di sviluppo del sistema di accessibilità turistica del Gruppo FS Italiane e rappresenta anche il primo passo dell’iter di valutazione per la realizzazione della nuova stazione Alta Velocità nel Frusinate. Un progetto che potrà rappresentare una concreta opportunità per contribuire al rilancio dell’economia locale, promuovere lo sviluppo del turismo del territorio e favorire, allo stesso tempo, la mobilità sostenibile e green in coerenza con il Green New Deal della Commissione europea.

"Ciascuno per il suo ruolo e ciascuno per il suo compito ci domandiamo come dare il nostro contributo per ricominciare” – ha concluso la ministra. “La firma di oggi, in questo contesto, rappresenta un segno di speranza ma anche un modo per ricordare a ciascuno di noi, così come è stato nel tempo della massima fatica emergenziale, che dovrà assolvere al proprio dovere che non si sviluppa solo nella quotidianità ma nelle prospettive strategiche".