Debiti PA, Ance: inaccettabile rallentare i pagamenti delle opere pubbliche
Il Presidente Buzzetti chiede al Governo un allentamento del patto di stabilità per poter pagare tutte le imprese
Roma, 17 aprile 2014 – “Siamo di fronte al paradosso tutto italiano per il quale allo Stato conviene di più trasgredire le regole europee sui pagamenti che violare il patto di stabilità interno”. Lo ha affermato Paolo Buzzetti, Presidente dell’Ance, ricordando che le sanzioni in caso di sforamento del patto di stabilità da parte dei sindaci sono più severe di quelle previste dalla direttiva Ue sui pagamenti nei confronti dello Stato italiano.
Commentando l’ipotesi, circolata in questi giorni, di una doppia corsia per lo smaltimento dei debiti della Pa – che vedrebbe rallentati i pagamenti per lavori pubblici rispetto agli altri debiti della Pubblica amministrazione – Buzzetti ha affermato che “il problema dei mancati pagamenti della Pa si risolve solo ed esclusivamente pagando tutte le imprese, nessuno escluso”.
“È indispensabile – ha continuato il Presidente dei costruttori – che il Governo trovi una soluzione non solo per pagare i debiti di parte corrente, ma anche tutti i debiti di parte capitale, attraverso un consistente allentamento del Patto di stabilità interno. Non possiamo più accettare rinvii sull’allentamento del Patto che blocca ancora oggi 6 miliardi di euro già disponibili nelle casse degli enti locali.”
In una nota, l’Ance ha definito l’attuale sistema del Patto di stabilità in contrasto con la direttiva europea sui pagamenti. “Viviamo il paradosso secondo cui per un ente locale è più conveniente non pagare un’impresa: così si scaricano sulle spalle delle imprese le inefficienze della Pa dovute soprattutto a un meccanismo contabile perverso” è il commento dei Costruttori.
Il Presidente Buzzetti ha poi ricordato il ritorno economico che sarebbe prodotto dai pagamenti all’edilizia. “Pagare i debiti arretrati con le imprese di costruzione – ha concluso – non è solo una scelta di giustizia ma è soprattutto un’opportunità di rilancio dell’economia: con gli arretrati ricevuti dalla Pa nel 2013 le imprese di costruzioni sono quelle che hanno investito di più, il 4,6%, due volte in più di molti altri settori industriali”.