Debiti Pa, c'è la legge: 40 mld alle imprese entro il 2014
Il Parlamento ha dato il via libera definitivo al disegno di legge sul pagamento dei debiti accumulati dalla Pubblica amministrazione

Roma, 6 giugno 2013 – Il disegno di legge per il pagamento alle imprese dei debiti scaduti della Pubblica amministrazione ha ricevuto il via libera definitivo del Parlamento. Il testo è stato esaminato ieri in terza lettura e approvato all’unanimità dalla Camera dei deputati, dopo le modifiche apportate dal Senato il giorno precedente.
Il provvedimento converte in legge, con modificazioni, il decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante “disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali”.
Si tratta di una boccata d’ossigeno per le imprese, poiché il provvedimento sblocca, tra il 2013 e il 2014, pagamenti per 40 miliardi da parte della pubblica amministrazione. Inoltre, anche i singoli professionisti potranno riscuotere i crediti accumulati. Da segnalare che, grazie a una modifica approvata alla Camera, si sono poste le basi per un'ulteriore tranche, con nuove erogazioni che potranno essere effettuate attraverso operazioni di tutti gli operatori finanziari, compresa la Cassa Depositi e Prestiti.
Naturalmente, per ottenere i pagamenti, le imprese e i singoli professionisti dovranno dimostrare di essere in regola con i contributi. Infine, è prevista la possibilità di compensare crediti e debiti, fino a un massimo di 700mila euro.
Ue, Tajani: pagare tutto il debito pregresso entro fine 2014
La conversione in legge del Ddl sui debiti della Pubblica amministrazione era fortemente attesa, ma c’è la necessità di guardare oltre, come emerge dalle dichiarazioni di Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea, responsabile di industria e imprenditoria.
A margine di una conferenza sull'industria a Bruxelles, Tajani ha espresso l’auspicio che entro la fine del 2014, prima che entri in vigore il Fiscal Compact, la pubblica amministrazione italiana possa pagare tutto il debito pregresso che ha nei confronti delle aziende. Si tratta, secondo Tajani, di "80-100 miliardi" che si aggiungono ai 40 miliardi già sbloccati. Il commissario europeo ha spiegato che l'entrata in vigore del Fiscal Compact limiterà ulteriormente le possibilità di fare debito per gli stati firmatari.
Confindustria, Squinzi: bene lo sblocco dei pagamenti, ma 40 mld non sono sufficienti
Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, anch’egli presente alla conferenza di Bruxelles, ha segnalato la necessità di ulteriori misure per far ripartire le aziende. Secondo Squinzi, lo sblocco dei pagamenti a favore delle imprese è "un segnale positivo", ma i 40 miliardi "non sono sufficienti". "Credo che nell'attuale situazione di stretta creditizia occorre ridare liquidità al sistema” ha affermato Squinzi, precisando che “sicuramente ci deve essere un ruolo della politica per ridare impeto alla crescita e garantire maggiore liquidità".
Inoltre, il presidente di Confindustria ha lanciato un allarme sullo stato del settore manifatturiero italiano. "I dati sono drammatici – ha affermato –, rispetto al 2007 abbiamo perso il 25% della produzione e abbiamo perduto il 15% della nostra capacità”.
Ance, Buzzetti: continuare su strada virtuosa e dare alle imprese tutto ciò che gli spetta
Infine, anche il presidente dell'Ance Paolo Buzzetti ha accolto con soddisfazione l'ok definitivo al Decreto pagamenti Pa, ribadendo però la necessità di proseguire nell’azione di risanamento. “È stato finalmente segnato un punto di svolta importante nei rapporti tra le imprese e la pubblica amministrazione – ha affermato –, ma occorre continuare su questa strada virtuosa e dare alle imprese tutto ciò che gli spetta, saldando i debiti entro il 2014”.
“Bisogna prevedere una modifica del Patto di stabilità per le spese in conto capitale che liberi risorse per lo smaltimento di tutto il pregresso dell'edilizia e consenta anche nuovi investimenti utili alla crescita” ha proseguito Buzzetti, notando che “altrimenti gli sforzi fatti finora saranno vanificati e le imprese continueranno a pagare le inefficienze dello Stato”.
PER APPROFONDIRE: Camera dei deputati, il pagamento dei debiti della PA