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Briciole di pane

Def, Governo rivede stime sul settore delle costruzioni: -6,1 nel 2012

La nota di aggiornamento del Def stima una riduzione degli investimenti in costruzioni del 6,1% rispetto al 2011

Roma, 26 settembre 2012 - Il 2012 è un anno nero per le costruzioni. La recente nota di aggiornamento del Dcoumento di economia e finanza (Def) diffusa dal Governo lo scorso 20 settembre ha messo in evidenza come lo scenario macroeconomico dell'Italia si sia ulteriormente deteriorato rispetto al quadro delineato nel Def di aprile 2012. Secondo le stime contenute nel documento, il Pil italiano, nel 2012, diminuirà del 2,4% su base annua, a fronte del -1,2% ipotizzato ad aprile scorso. Anche per il prossimo anno le previsioni per l’economia italiana sono negative: -0,2% nel 2013 rispetto al 2012 (era +0,5% nel DEF di aprile scorso), mentre una crescita del Pil è prevista nel 2014. Per il settore delle costruzioni la correzione al ribasso effettuata dal Governo è stata maggiore: la nota di aggiornamento del Def stima una riduzione degli investimenti in costruzioni del 6,1% rispetto al 2011, contro il -1,6% stimato sei mesi fa. La tendenza negativa si attenuerà nel 2013 (-0,6% a fronte di un +0,8% del DEF di aprile), ma l’inversione di tendenza viene posticipata al 2014 (+1,0% su base annua e + 1,2% nel 2015).

In cinque anni, dal 2008 al 2012, il settore delle costruzioni avrà perso più di un quarto (-25,8%) degli investimenti, riportandosi ai livelli della metà degli anni ‘70. Come ha rilevato il Centro Studi dell'Ance, il peggioramento del quadro di riferimento settoriale è visibile anche da altri indicatori. I dati Istat di contabilità nazionale, diffusi a metà settembre, evidenziano che nel secondo trimestre 2012 gli investimenti in costruzioni segnano una diminuzione del 6,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-6,3% è anche il risultato del primo semestre 2012 nei confronti del primo semestre 2011). L’indice Istat della produzione nelle costruzioni evidenzia, nel mese di luglio 2012, un’ulteriore flessione del 14,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, che segue i già rilevanti cali dei mesi precedenti. Complessivamente nei primi sette mesi del 2012 si registra una caduta del 13,9% nel confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente. Risultati molto negativi continuano inoltre a registrarsi nei consumi di cemento, che a luglio di quest’anno, secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico elaborati dall'Aitec, hanno segnato un ulteriore calo tendenziale del 14,2% nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente, per una riduzione complessiva , nel periodo gennaio-luglio 2012, del 22,5% su base annua.

M.Av.