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Briciole di pane

Defiscalizzata anche la costruzione di porti e ferrovie

Estesi gli incentivi per le operazioni di project financing

Roma, 13 gennaio 2012 – Con l'art. 18 della legge 12 novembre 2011, n. 183 («legge di stabilità 2012») sono state previste alcune agevolazioni di natura fiscale in favore delle «società di progetto» costituite ai sensi dell'art. 156 del dlgs 12 aprile 2006, n. 163 («codice dei contratti pubblici»), che risultino affidatarie della costruzione di nuove infrastrutture autostradali sulla base di operazioni di project financing.

In particolare, sono state previste le seguenti tre agevolazioni, di natura essenzialmente finanziaria:

- le imposte sui redditi e l'Irap generate durante il periodo di concessione possono essere compensate totalmente o parzialmente con il contributo a fondo perduto che viene erogato da parte del soggetto pubblico nell'ambito dell'operazione di project financing. Non si tratta dunque di un'esenzione dalle imposte, ma di una opportunità di compensazione finanziaria delle stesse con il contributo a fondo perduto erogato dal concedente;

- i versamenti dell'Iva dovuti durante il periodo di concessione possono essere assolti mediante compensazione con il predetto contributo pubblico, purché nel rispetto della direttiva europea sull'Iva 2006/112/Ce del 28 novembre 2006;

- l'ammontare del canone dovuto dai concessionari autostradali italiani ad Anas, previsto dall'art. 1, comma 1020, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, nonché la relativa integrazione prevista dall'art. 19, comma 9-bis, del dl 1° luglio 2009, n. 78, possono essere riconosciuti al concessionario come contributo in conto esercizio.

Le tre misure agevolative sopra illustrate possono essere cumulate, ma la misura massima del contributo pubblico non può comunque eccedere il 50% del costo dell'investimento. Inoltre, l'efficacia dei predetti incentivi è condizionata all'emanazione del decreto del ministero dell'economia e delle finanze previsto dall'art. 104, comma 4, del Tuir.

Il recente decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 (c.d. decreto «salva-Italia»), oltre a prevedere una serie di novità per quanto riguarda la procedura di project financing contenuta dal Codice dei contratti pubblici, estende le agevolazioni fiscali in oggetto anche alle società concessionarie della costruzione di infrastrutture portuali e ferroviarie con la tecnica del project financing.

In particolare, il comma 8 dell'art. 42 del decreto salva-Italia dispone che gli incentivi previsti dall'art. 18 della legge 12 novembre 2011, n. 183 sono estesi anche alle opere di infrastrutturazione ferroviaria metropolitana e di sviluppo e ampliamento dei porti e dei collegamenti stradali e ferroviari inerenti i porti nazionali appartenenti alla rete strategica transeuropea di trasporto essenziale (Core Ten-T Network).

Al riguardo, la Commissione europea ha adottato il 19 ottobre 2011 il «pacchetto per le nuove strategie sulle infrastrutture e i trasporti», nel cui ambito è contenuta una proposta di revisione degli orientamenti della «Rete transeuropea di trasporto» (Ten-T), la quale prevede un'articolazione del progetto in due settori: il «Comprehensive network», che riguarda tutte le infrastrutture già pianificate e che dovrà essere realizzato entro il 2050 e il «Core network», che individua alcune opere di particolare rilevanza strategica, con specifico riguardo alle infrastrutture di trasporto intermodale, che dovrà essere realizzato entro il 2030.

Federico Salvadori e Fabio Giommoni (fonte: Italia Oggi)