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Briciole di pane

Delrio in Sicilia per fare il punto sulle infrastrutture

Sul Viadotto Himera dell'A19, il ministro ha dichiarato che i lavori stanno procedendo nel rispetto del cronoprogramma

Roma, 29 settembre 2015 - Il ministro Graziano Delrio si è recato a Palermo per fare il punto sulla situazione delle infrastrutture siciliane. Al suo arrivo all'aeroporto di Punta Raisi sul Viadotto franato dell’A19 ha dichiarato: "I lavori sul viadotto Himera procedono nel rispetto del cronoprogramma".

Per l'aeroporto Falcone Borsellino, dopo l’incontro con i vertici della società di gestione, Delrio ha auspicato un piano di interventi da 70-80 milioni: "Contiamo molto sull'aeroporto di Palermo", per questo ha detto il ministro "e' necessario recuperare il tempo sprecato e con la nuova gestione speriamo di riuscire a rimettere in piedi in due mesi al massimo un piano di investimenti credibile di 70-80 milioni di euro".

Dopo l’appuntamento con la dirigenza del Falcone Borsellino, Delrio ha visto i lavoratori dall'Ansaldo Breda, che grazie a un accordo saranno riassorbiti da Ferrovie dello Stato: nei giorni scorsi, al ministero dello Sviluppo è stata siglata un'intesa tra Rfi, Finmeccanica, Ansaldo Breda, Trenitalia e i sindacati che consente ad Rfi di acquisire la fabbrica di Carini per svolgere attività di costruzione e ristrutturazione di carrozze ferroviarie e l'assunzione di 105 lavoratori su 138 dal gennaio 2016. "Siamo riusciti con Ferrovie dello Stato e grazie al lavoro del governo e del Mise - ha affermato il ministro - a risolvere una situazione che rischiava di diventare brutta per gli operai che hanno lavorato sempre nel gruppo Ansaldo. Ora, passano alla Ferrovie dello Stato e questo mi sembra una buona notizia".

In serata ha incontrato i lavoratori di Ficantieri e ha fatto un sopralluogo nel cantiere che sta eseguendo i lavori di ripristino del viadotto Himera, lungo la A19 Palermo-Catania, ceduto qualche mese fa. "Abbiamo scelto - ha sottolineato Delrio a margine della visita - di non demolire subito il viadotto rimasto in piedi, come inizialmente c'era stato detto di fare, perché indagini ulteriori che abbiamo fatto ci dimostravano che c'è la possibilità di conservazione. Ancora non abbiamo la certezza, ma stiamo lavorando per quello, e questo potrebbe consentire un ripristino della viabilità molto più fluido in tempi molto rapidi". Invece sulla trazzera aperta dai deputati del M5S con il loro finanziamento, il ministro ha espresso il suo scettiscismo: "Non ci sono le condizioni di sicurezza. Bisogna andare a 20 all'ora, e c'è una pendenza fuori misura. Speriamo che nessuno si faccia male. Questo è l'augurio che facciamo a tutti".