Dissesto idrogeologico, il governo accelera
Il piano da 7 miliardi a Palazzo Chigi per definire la lista degli interventi prioritari nelle grandi città

Roma, 19 novembre 2014 - Il Governo lavora ad un piano contro il dissesto idrogeologico e la difesa del territorio che vale 7 miliardi di euro in 7 anni. Ed ora accelera: già domani, nel corso del vertice a Palazzo Chigi tra il sottosegretario Graziano Delrio, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, le Regioni e i Comuni, potrebbe essere definita la lista degli interventi prioritari da realizzare nelle grandi città.
Si tratterebbe di uno stralcio, per fronteggiare le emergenze, da circa 700 milioni del più ampio piano da 7 miliardi. Di questi, 5 verrebbero dai Fondi sviluppo e coesione 2014-2020 e i restanti due dal co-finanziamento regionale.
Secondo quanto previsto dal Decreto Sblocca Italia, inoltre, i nuovi accordi di programma Stato-Regioni dovranno essere definiti in tempo per partire nel 2015 sotto il coordinamento della Task force di Palazzo Chigi.
In tema di dissesto idrogeologico, “non è più il tempo delle polemiche, di guardare al passato e di individuare chi ha più responsabilità”, ha detto lunedì il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, a margine della cerimonia di abbattimento del diaframma della seconda canna del tunnel del Frejus. “Ma è il tempo - ha aggiunto - di rimboccarsi le maniche. Se siamo nella situazione in cui siamo, forse le responsabilità le abbiamo tutti: la classe politica, che non ha saputo guardare al futuro, e le istituzioni locali e nazionali che hanno perso la partita di rilanciare il Paese. Adesso - ha concluso Lupi - a tutti noi è chiesto di vincere insieme la sfida per il futuro”.