Dossier Ance: il piano Cipe ha rallentato
L'analisi dell'associazione dei costruttori
Roma, 1° dicembre 2010 - L'Ance ritiene che il Piano Cipe delle opere prioritarie abbia subito uno stop. Secondo l'associazione dei costruttori, "sin dall`inizio della legislatura, il Governo ha indicato di voler realizzare un piano infrastrutturale in grado di generare commesse e posti di lavoro". Un obiettivo lodevole. Operando attraverso la riprogrammazione delle risorse pluriennali del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (Fas), "in un anno - continua l'Ance - l`esecutivo è riuscito a mettere a disposizione, tra vecchie e nuove risorse, 11,3 miliardi di euro che sono stati destinati alla realizzazione del Piano approvato il 26 giugno 2009 -il cosiddetto Piano Cipe delle opere prioritarie - che ha di fatto assunto i connotati di Piano infrastrutturale anticrisi". Ma dopo lo sforzo compiuto per chiarire il quadro delle risorse ed approvare il Piano, secondo l'Ance l`impegno dell`esecutivo non sarebbe "proseguito nella fase di attuazione del programma".
Nel documento, l'Ance afferma che "a 17 mesi dall`approvazione del Piano Cipe ancora un terzo dei finanziamenti, pari a 3,7 miliardi di euro, deve essere confermato ed i programmi di opere medio-piccole sono quelli che registrano i tempi piu` lunghi per la decisione politica di assegnazione dei fondi". Inoltre le ricadute sul mercato delle nuove opere pubbliche sarebbero molto limitate: "circa 1,1 miliardi di euro è stato assegnato alla prosecuzione di cantieri in corso (MoSE, edilizia carceraria, ferrovie nell`area di Bari) ma solo lo 0,4% delle risorse confermate del Piano si è trasformato in nuovi cantieri".
In allegato il dossier del Centro Studi dell`Ance sul Piano CIPE delle opere prioritarie.