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Briciole di pane

Edilizia, Ance: da misure Governo +48 miliardi d'impatto sull'economia

Il presidente Buzzetti plaude al governo Letta e al ministro Lupi: "Hanno rimesso al centro l'edilizia, non con chiacchiere ma con provvedimenti''

Roma, 20 settembre 2013 - Il governo Letta è sulla strada giusta per le politiche sulla casa e sull'edilizia. Lo ha detto il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, nel corso del convegno 'L'impatto economico delle misure sulla casa e sull'edilizia', tenutosi ieri alla presenza del ministro delle Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi. Prevedendo nella prossima legge di stabilità, insieme alle norme già varate, ulteriori misure si otterrebbe nel biennio 2013-2014 una ricaduta sull'economia di 48 miliardi e la creazione di 250 mila nuovi posti di lavoro, ha aggiunto il presidente dell'Ance. Buzzetti ha anche voluto ringraziare personalmente Lupi "che ha battagliato per fare approvare tutte le misure a favore del settore dell'edilizia e sulla casa e che ci ha ascoltato".

Il plauso al governo

"Finalmente il governo Letta ha cambiato direzione e si è ripresa in Italia - ha detto Buzzetti - una politica che ha rimesso al centro l'edilizia, non con chiacchiere ma con provvedimenti''. Nel suo intervento il presidente dell'Ance ha quindi ricordato i principali provvedimenti adottati dall'esecutivo sulla casa, come la cedolare secca abbassata dal 19% al 15% e l'intervento dei 2 miliardi di Cassa depositi e prestiti "per consentire alle banche di erogare nuovi mutui". "Per questo - ha aggiunto ancora Buzzetti - ci sentiamo di sostenere fortemente questo governo".

Non è' mancato poi un passaggio critico di Buzzetti sulle affermazioni del commissario europeo Olli Rehn di due giorni fa. "Considero una assurdita' economica il tetto del 3%" ha rimarcato il presidente dell'Ance che miratamente ad alcun passaggi del discorso di Rehn ha ribadito: "Ci dice cosa fare sull'Imu o su altro, perche' allora non ci facciamo commissariare?". "Credo che questi interventi esterni - ha concluso Buzzetti - siano chiamati da chi non si rassegna a rivedere le politiche di austerità a favore di politiche per la crescita".

L'impatto economico delle misure sulla casa e sull'edilizia

Nel calcolare l'impatto economico delle misure sulla casa e sull'edilizia, l'Ance stima che le misure già varate a sostegno del settore - pagamenti P.a. potenziamento delle agevolazioni fiscali su ristrutturazioni e risparmio energetico, anticipazione obbligatoria del 10% sui lavori pubblici, abolizione Imu su fabbricati invenduti delle imprese e misure per il rilancio dei mutui - avranno sull'intera economia una ricaduta complessiva di 19,4 miliardi nel biennio 2013-2014.

Prevedendo nella prossima legge di stabilità, insieme alle norme già varate, una prima tranche di 5 miliardi di investimenti infrastrutturali, il pagamento di ulteriori 10 miliardi di debiti pregressi alle imprese di costruzioni e la messa a regime degli incentivi del 50 e del 65%, si otterrebbe, afferma l'Ance, nel biennio 2013-2014 una ricaduta sull'economia di 48 miliardi e la creazione di 250 mila nuovi posti di lavoro.

Giudizio positivo dell'Ance anche sul decreto Fare - licenziato dal Parlamento lo scorso agosto - che "porterà in Italia, come in tutta Europa, per le opere pubbliche un'anticipazione obbligatoria pari al 10% dell'importo contrattuale". Inoltre, il provvedimento ha introdotto alcune semplificazioni in materia fiscale: "È stata eliminata la responsabilità solidale dell'Iva e scongiurata l'introduzione del Durt. Due misure che avrebbero complicato la gestione amministrativa dell'appalto e incrementato il rischio di blocco dei pagamenti in tutta la filiera". Quindi, gli appalti saranno più accessibili alle imprese: "Viene introdotto - si legge ancora - l'obbligo per le stazioni appaltanti di motivare la mancata suddivisione dell'appalto in lotti e l'estensione da 5 a 10 anni del periodo utile per la qualificazione Soa". Con il decreto, sono state poi "eliminate le duplicazioni normative e previsto un regime che consentirà di ristrutturare gran parte delle terre e rocce prodotte nei cantieri con importanti vantaggi di sostenibilità ambientale".

 

Le richieste dell'Ance

DEBITI PA - Secondo l'Ance, al momento, lo Stato ha pagato alle imprese edili - che attendono i pagamenti della Pa - 4 miliardi di euro sui 7,5 miliardi sbloccati con il decreto di aprile scorso. E sottolinea come "rimangono ancora senza soluzione i restanti 12 miliardi di pagamenti arretrati che spettano al settore delle costruzioni". Secondo l'associazione costruttori "bisogna riformare il patto di stabilità interno che in questi anni ha favorito la formazione di debiti nascosti".

ECOBONUS E INCENTIVI RISTRUTTURAZIONE - "Gli incentivi a favore delle ristrutturazioni edilizie - si legge in un report dell'Ance - che il decreto del 4 giugno (il cosiddetto dl Ecobonus; Ndr) ha prorogato e rafforzato, portandoli dal 36% al 50% e gli ecobonus anch'essi innalzati dal 55% al 65%, vanno resi strutturali". Secondo l'Ance, l'impatto positivo di tali misure infatti sull'economia per il 2013 è di circa 2,4 miliardi di euro.

 

M.Av.