Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Edilizia: la metà delle imprese specialistiche sul mercato rischia di non lavorare più

L'appello dell'associazione artigiani Anaepa contro gli eccessi burocratici

Roma, 8 dicembre 2013 - Evitare gli eccessi burocratici ma salvaguardare le specializzazioni. Altrimenti, "il 50% delle aziende specialistiche rischia di non lavorare più". E' l'appello, raccolto dall'Adnkronos, di Arnaldo Radaelli, presidente di Anaepa, Associazione nazionale artigiani dell'edilizia, rispetto al dpr che, recependo una sentenza del Consiglio di Stato, elimina il ruolo degli specialisti a favore dei general contractor negli appalti dell'edilizia.

Il Codice degli appalti, spiega, "e' stato costruito prevedendo opere generali e opere specialistiche. Dice chiaramente che le imprese che possono effettuare lavori devono avere l'attestazione Soa, assicurando i requisiti per la qualita' del lavoro, e che le opere specialistiche non si possono fare attraverso l'organizzazione generale d'impresa".

Oggi, invece, con il dpr "si da' la possibilita' al general contractor di fare tutto, anche le operazioni specialistiche". Una modifica che pone "problemi di sicurezza" e rischia di alimentare "una concorrenza spietata e sleale" attraverso una "pericolosa deregulation". Di fronte a questo scenario, annuncia Radaelli, "faremo una campagna per cercare di avere attenzione", a partire da una dimostrazione al ministero delle Infrastrutture.

"Non siamo contro le grandi imprese, ce ne sono alcune, poche, che sono in grado di fare anche la specialistica, ma servono regole chiare per evitare che il mercato diventi una giungla", conclude il presidente di Anaepa.