Edilizia, nell'eurozona a marzo produzione in calo: -1,7% su febbraio e -7,9% su marzo 2012
In discesa anche la produzione in Italia. Buzzetti, Ance: La crisi peggiora, serve subito un piano d'urto salva edilizia
Roma, 17 maggio 2013 – Produzione in calo in Europa nel settore delle costruzioni. Secondo i dati destagionalizzati diffusi da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea, a marzo 2013 si è registrato segno negativo sia rispetto a febbraio 2013 (-1,7% nell'eurozona e -1,1% nella Ue a 27), sia rispetto a marzo 2012 (-7,9% nella zona euro e -7,2% nella Ue a 27). Da segnalare che a febbraio di quest’anno, la produzione era diminuita dello 0,3% nella zona euro ed era rimasta stabile nella Ue a 27.
Rispetto a febbraio 2013, tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, a marzo la produzione nell’edilizia è scesa in dieci Paesi (tra cui -10,7% in Portogallo, -7,6% nella Repubblica Ceca e -5,0% in Slovacchia) mentre è cresciuta in altri quattro (si registra il +2,8% della Romania e il +2,4% della Spagna). Inoltre, Eurostat specifica che rispetto al mese precedente l'indice di costruzione di edifici è diminuito dell'1,4% nella zona euro e dello 0,9% nell'Ue a 27, mentre l’indice di ingegneria civile è sceso del 2,4% nella zona euro e dell'1,2% nella Ue a 27.
Rispetto a marzo 2012, tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, a marzo la produzione nell’edilizia è sempre scesa in dieci Paesi (ad esempio, -31,8% in Slovenia, -19% in Repubblica Ceca, -16,9% in Polonia e -16,7%Portogallo) e cresciuta in altri quattro (tra cui +16,6% in Spagna e +9,9% in Ungheria). Secondo i dati Eurostat, rispetto a marzo dell’anno scorso l'indice di costruzione di edifici è diminuito del 7,1% nella zona euro e del 6,8% nella Ue a 27 , mentre l'indice di ingegneria civile è sceso dell'11,3% nella zona euro e dell'8% nella Ue a 27.
Istat: a marzo 2013, produzione nelle costruzioni a -4,1% rispetto a febbraio
Per quanto riguarda l’Italia, secondo i dati Istat a marzo 2013 l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è diminuito del 4,1% rispetto a febbraio 2013. Inoltre, i dati Istat rivelano che nella media del primo trimestre l'indice ha registrato una flessione del 7,2% rispetto al trimestre precedente e del 12,1% rispetto ai primi tre mesi del 2012.
L’Ance: subito un piano pubblico per le scuole, la manutenzione del territorio e per i mutui alle famiglie
Il Presidente dell’Associazione dei costruttori, Paolo Buzzetti, ha commento duramente i dati diffusi dall’Istat. “Quello a cui ogni giorno assistiamo e che rileviamo direttamente con i nostri centri di elaborazione dati è un bollettino di guerra: gli argini si stanno rompendo e il sistema non regge più” ha affermato il numero uno dell’Ance. “Sono più di tre anni che denunciamo con forza la grave crisi del settore – ha aggiunto –, ma finora non si è fatto nulla di efficace per invertire la rotta e anzi con l’introduzione dell’Imu è stato dato il colpo di grazia a un settore già in agonia”.
Buzzetti ha anche lanciato un appello al Governo Letta, sostenendo che “non è più tempo di appellarci a rigidi parametri di bilancio europei” e che “bisogna subito varare un piano coraggioso di opere pubbliche oltre a sbloccare gli strumenti già studiati all'attenzione del Governo per sostenere i mutui alle famiglie".
Secondo l’Ance, la priorità è immettere subito un’iniezione di soldi pubblici per partire con la messa in sicurezza delle scuole e del territorio. Infatti, si tratta di “interventi necessari per il bene del Paese e capaci di dare fiato all’economia”.