Enac: Trasporto aereo in crisi, occorrono privatizzazioni
Presrentati il Rapporto e il Bilancio Sociale 2012 relativi alle attività svolte dall'Ente
Roma, 10 maggio 2013 - "Il 2012 ha rappresentato per l'aviazione civile un anno difficile caratterizzato dei riflessi della crisi economica mondiale che hanno comportato la riduzione del traffico passeggeri, il rallentamento produttivo dell'industria del settore, la generale contrazione delle spese dei cittadini con la relativa ripercussione sul trasporto aereo". Così il commissario straordinario dell'Enac, Vito Riggio, nel corso della presentazione del Rapporto e Bilancio Sociale 2012 relativi alle attività svolte dall'Ente. "Tutti questi aspetti - ha aggiunto - vengono ampliati dalla totale globalizzazione economica e sociale e dalla sempre maggiore necessità di spostamento di persone, di merci e di prodotti. Purtroppo, gli effetti di questa crisi sono resi ancora più evidenti sul settore a causa sia del ricorso alla cassa integrazione, sia, nei casi più gravi del licenziamento di lavoratori impiegati direttamente nel comparto o che operano nell'indotto". In un contesto fortemente penalizzato da questa crisi economica, il 2012 ha fatto registrare una flessione del trend di crescita caratteristico del triennio precedente, del numero dei passeggeri transitati negli aeroporti italiani: 146,783 milioni di passeggeri a fronte dei 147.970.930 del 2011 con una diminuzione pari all'1,3%. Una riduzione ancora più significativa (-3,4%) ha riguardato il numero dei movimenti aerei, che sono passati da 1.450.523 nel 2011 a 1.401.663 nel 2012, a ulteriore testimonianza della razionalizzazione del sistema attuata da tutti gli operatori del settore, che continua a contrarre il numero di voli.
Nella graduatoria, invece, degli scali nazionali per numero di passeggeri Roma Fiumicino si attesta sempre al primo posto con 36.742.475, registrando -1,8% rispetto al 2011 seguito da Milano Malpensa con 18.329.205 (-4%). Dal punto di vista delle attività, il 2012 è stato l'anno in cui si sono concretizzati alcuni processi in elaborazione da anni. In particolare, la consegna al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della proposta di Piano Nazionale per gli Aeroporti, frutto di un lavoro che ha coinvolto Regioni, Enti territoriali e operatori, e la conclusione dei tre importanti contratti di programma in deroga con le società di gestione dei sistemi di Roma e Milano e dello scalo di Venezia. "La nostra proposta di riordino del sistema aeroportuale e l'atto di indirizzo successivamente presentato dal ministero - ha spiegato Riggio - costituiscono una piattaforma su cui lavorare per la pianificazione del futuro degli scali nazionali che non può prescindere da un potenziamento delle interconnessioni con le altre modalità di trasporto". Il Piano una volta approvato e reso attuativo dovrebbe costituire anche una spinta verso la completa privatizzazione degli scali. Un processo che è già stato avviato ma al quale, secondo l'Enac, bisogna dare compimento soprattutto nel Mezzogiorno per liberare le risorse degli Enti territoriali, il cui compito "non è quello di gestire gli aeroporti ma di lasciare spazio a imprese competenti che potrebbero dare impulso al settore".
La privatizzazione è perciò per Enac l'obiettivo da seguire nel breve termine per immettere capitali freschi nelle società di gestione, per sollecitare gli investimenti e per rendere maggiormente competitivi gli scali a livello internazionale. Nel 2012 inoltre l'Enac ha portato a conclusione il vasto programma avviato nel 2003 di investimenti infrastrutturali negli aeroporti del Mezzogiorno che ha consentito l'ammodernamento di una rete aeroportuale al servizio di aree geograficamente svantaggiate, a garanzia della mobilità dei cittadini e della continuità territoriale. Infine, anche nel 2012, nonostante la carenza di personale, l'Enac ha continuato a svolgere i propri compiti a tutela della sicurezza dei voli, degli standard di qualità, di rispetto dell'ambiente e dell'equa competitività del settore. Dal punto di vista della dotazione organica, il personale in servizio al 31 dicembre 2012 era di 866 unità con una diminuzione consistente rispetto agli anni precedenti per via del mancato turnover imposto dalle recenti leggi in materia di contenimento di spesa pubblica. La situazione non migliorerà a quanto sembra nel 2013 anno in cui sono previsti ulteriori tagli. "Il che sta determinando - ha spiegato il dg Alessio Quaranta - oltre ad un aggravio del carico di lavoro dei singoli dipendenti, anche una riduzione delle attività legate alla vigilanza sulle compagnie aeree e sugli operatori determinata dall'esiguo numero di ispettori di volo". La situazione dovrebbe però alleviarsi nel 2013 con la possibilità per Enac di bandire un concorso per 20 ispettori a tempo determinato che dovrebbe consentire una maggiore garanzia per il funzionamento e la sicurezza del sistema.