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Briciole di pane

Energia, Ortis: "Sviluppare infrastrutture e migliorare efficienza mercato"

Per il presidente dell'Autorità per l'Energia, l'Italia deve "recuperare in competitività"

Roma, 29 novembre - "Dobbiamo recuperare in competitività. Questo vale per l'Europa in generale e per l'Italia in particolare, che necessita di un mix delle coperture meno petrolio-dipendente, meno vulnerabile, meno esposto a onerose importazioni di idrocaburi". Ad affermarlo, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', è il presidente dell'Autorita' per l'Energia, Alessandro Ortis.

"Dobbiamo sviluppare le infrastrutture nel settore elettrico e nel settore gas, e poi - aggiunge - bisogna continuare a migliorare l'efficienza del mercato e l'efficienza energetica, alias risparmio energetico, una sorgente virtuale ma iper-virtuosa. L'uso razionale dell'energia può essere promosso dalla politica, dall'Autorità dell'energia ma soprattutto da noi cittadini singolarmente".

I comportamenti che adottiamo a casa o sul posto di lavoro, le apparecchiature - elettrodomestici o impianti industriali che scegliamo anche con un criterio di risparmio, sottolinea Ortis, "ci portano vantaggi immediati; il risparmio energetico fa bene alle tasche subito, fa bene alla bilancia energetica del paese, ci aiuta a esporci meno alle importazioni e fa bene all'ambiente".

Ortis torna a chiedere la separazione netta tra l'Eni e la sua società dei metanodotti, la Snam Rete Gas: "Chi controlla la rete controlla il mercato, e per questo motivo non deve far parte di un gruppo integrato verticalmente. Invece, una società indipendente può servire in modo neutrale tutti gli operatori senza nemmeno il dubbio di discriminazioni e può espandersi anche all'estero".

Esiste una legge del 2003, ricorda Ortis, "che ha già scelto il principio della separazione proprietaria e che rinvia i termini e le modalità di applicazione solo ad un decreto". Se non fosse controllata dall'Eni, aggiunge il presidente dell'Authority per l'Energia, "Snam Rete Gas potrebbe acquisire quei metanodotti esteri che oggi le sono vietati, ed essere al centro di una rete europea e di un hub mediterraneo".

I prezzi del mercato internazionale del metano, osserva Ortis, "sono in calo, c'è abbondanza di gas non convenzionale, e noi dobbiamo arrangiarci con un rigassificatore e mezzo, con stoccaggi limitati e tanto di contratti take-or-pay vincolanti. Se avessimo abbondanza di infrastrutture, se disponessimo di quella bolla di capacità tanto paventata in passato da Eni, noi italiani - sottolinea Ortis - potremmo ora cogliere pienamente i vantaggi della benvenuta 'bolla di materia prima' a basso prezzo".