In Europa 39 mila morti per incidenti stradali nel 2008
Il 30% degli incidenti è dovuto alla guida in stato d'ebbrezza
Insieme contro le stragi sulle strade, per prevenire e ridurre gli incidenti e le vittime causate dalla guida in stato d’ebbrezza. Si può sintetizzare così il convegno “Safe&Sober Italy: prevenzione e riduzione della sinistrosità alcol-correlata”, organizzato dallo European Transport Safety Council (ETSC) in collaborazione con la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale. Il convegno è parte di un programma triennale europeo realizzato dall’ETSC, grazie al sostegno di VOLVO, con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni, media ed opinione pubblica sul drammatico problema dell’alcol al volante. L’incidentalità stradale è causa di tragedie in tutta Europa dove, nel 2008, gli incidenti hanno provocato 39.000 morti e 1.700.000 feriti, di cui circa 300.000 gravi . In questo contesto, l’Italia, con 4.731 morti e quasi un milione di feriti (Fonte: ANIA) registrati nel corso dell’ultimo anno, si posiziona agli ultimi posti della classifica UE15 della sicurezza stradale. Nel nostro Paese si è riscontrata una flessione del 33% della mortalità stradale rispetto al 2000 - quando si registravano 7.061 vittime a causa di incidenti stradali - ma l’Italia si trova ancora ben lontana dal raggiungere l’obiettivo fissato dalla Commissione Europea di dimezzare i morti da incidente stradale entro il 2010. Va, inoltre, sottolineato che il decremento percentuale delle vittime registrato all’interno dei nostri confini è al di sotto di quello conseguito nei principali Paesi Europei, come Francia (-47,1%), Spagna: (-46,3%), Germania: (-40,3%) (Fonte: ACI-Istat 2008). Uno dei problemi che determina il maggior numero di incidenti stradali in Italia, così come nel resto d’Europa, è sicuramente la guida in stato d’ebbrezza. Gli effetti dell’alcol al volante sono spesso sottovalutati dagli utenti della strada, ma è bene ricordare che un conducente con un tasso alcolemico di 0,8 g/l aumenta di 2,7 volte il rischio di incidenti, mentre con un tasso di 1,5 g/l il rischio diventa 22 volte più elevato (Fonte: ETSC). Studi della Commissione Europea stimano che l’alcol alla guida contribuisce a determinare circa 10.000 morti l’anno in Europa ed è responsabile di circa il 30% delle morti tra i conducenti (Fonte: Commissione Europea su dati 2004). Allo stesso modo, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, circa il 30% degli incidenti stradali in Italia è provocato da conducenti in stato psicofisico alterato da alcol e droghe (Fonte: ISS). Va considerato poi che il consumo di alcolici nel nostro Paese sta crescendo, in particolar modo tra i giovani, e che il 18% dei guidatori abituali ha un comportamento a rischio rispetto all’alcol associato alla guida (Fonte: Istat). Per contrastare questa pericolosa condotta di guida, Fondazione ANIA ed ETSC propongono campagne europee per la promozione del ‘guidatore designato’, l’utilizzo della tecnologia on board per rilevare il tasso alcolemico del conducente e bloccare il veicolo in caso questi non sia in regola, l’incremento del numero di controlli alcolemici da parte delle Forze dell’Ordine. La figura del ‘guidatore designato’ sta lentamente prendendo piede anche in Italia, ma deve essere ulteriormente promossa, in particolare dalle Istituzioni, per fare in modo che i giovani prendano coscienza di quanto può essere deleterio mettersi alla guida in condizioni psicofisiche alterate. In Europa si stanno adottando dispositivi tecnologici che bloccano il mezzo quando il conducente ha un tasso alcolemico superiore a quello consentito per legge. In Austria, Francia, Finlandia, Svezia, Slovenia e Belgio, per esempio, gli Alcohol interlocks sono già stati introdotti nel trasporto commerciale e hanno portato ad una significativa riduzione degli incidenti in questo settore del trasporto. Infine, il tema fondamentale dei controlli. I Paesi che li hanno incrementati hanno ottenuto importanti risultati dal punto di vista della sicurezza stradale. Anche se l’Italia ha fatto passi importanti in questa direzione - il numero di controlli è passato complessivamente da circa 700.000 del 2007 a 1.400.000 del 2008 - si deve fare ancora di più per raggiungere le best practices europee. “L’alcol miete vittime soprattutto tra i giovani - spiega Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale - e la perdita di una vita è incomparabile rispetto a qualsiasi parametro economico. Una presa d’atto e le relative misure di intervento rappresentano i necessari passaggi da parte del Governo su questo tema. Le nostre Forze dell’Ordine hanno fatto miracoli raddoppiando i controlli sulle strade, ma ora è assolutamente prioritario che il Parlamento riconsideri le risorse stanziate per il miglioramento della sicurezza stradale in Italia. Solo con un significativo aumento dei test alcolemici sarà possibile creare un forte deterrente nei confronti di chi, ancora oggi, si mette alla guida in condizioni alterate da alcol e droga Le istituzioni devono rendersi conto che ci troviamo di fronte ad una emergenza nazionale, non esistono temi di maggiore rilevanza.” “Di tutte le vittime per incidente stradale - dichiara Antonio Avenoso, Direttore Esecutivo di ETSC -, quelle causate dall’alcol sono tra le più deplorevoli poichè conseguenza di un comportamento scorretto altamente rischioso e di certo prevenibile. Controlli frequenti ed inflessibili ed utilizzo delle più moderne tecnologie, tra cui gli alcohol interlocks, sono tra le misure più efficaci per la riduzione della mortalità alcol-correlata.”