In Europa l'auto continua a correre
In settembre vendite a + 7,3%; in nove mesi venduti oltre 11 milioni di veicoli (+7,7%). Merito delle agevolazioni all'acquisto

Torino, 17 ottobre 2016 - Cresce ancora il mercato delle auto in Europa. Stando ai dati diffusi da Acea (l'associazione dei costruttori europei), nello scorso settembre le immatricolazioni nei Paesi Ue ed Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) sono state un milione 496.206, il 7,3% in più dello stesso mese del 2015. Così, nei primi nove mesi del 2016 sono state vendute 11.607.266 vetture, con una crescita del 7,7% rispetto all'analogo periodo del 2015. Si tratta di numeri importanti, che indicano la dinamicità del settore ma anche, almeno per l’Italia, il ruolo che hanno gli incentivi e le agevolazioni all’acquisto.
I volumi di vendita per Stato
Acea va poi nel dettaglio. Settembre ha fatto segnare livelli eccezionali in termini di volumi venduti. Tutti i principali mercati sono in crescita, in particolare Italia (+17.4%), Spagna (+13.9%) e Germania (+9.4%), seguiti da Francia (+2.5%) e Regno Unito (+1.6%) con incrementi più modesti. Guardando al 2016, nei primi nove mesi dell'anno i cinque mercati più grandi consolidano la crescita: Italia (+17.4%) e Spagna (+11.5%) con tassi di incremento a doppia cifra, seguite da Germania (+6.1%), Francia (+5.7%) e Regno Unito (+2.6%).
Le valutazioni degli addetti al settore
Secondo il Centro Studi Promotor (Csp), non è lontana la conferma della previsione di 14.800.000 immatricolazioni nell’intero 2016: ancora un livello inferiore di circa il 5% rispetto a quello ante-crisi ma comunque un buon risultato.Sul risultato di settembre - spiega il Csp – influisce positivamente il recupero in atto nei paesi della fascia meridionale della zona euro il cui mercato è stato fortemente penalizzato dalle politiche di austerity di Bruxelles."Il fatto che l’andamento positivo interessi praticamente tutti i paesi dell’Unione – ha spiegato il responsabile del Csp Gian Primo Quagliano -, è un ulteriore elemento che induce a formulare previsioni favorevoli anche per il 2017”.
Secondo questi analisti, il -5% ancora presente dovrebbe essere colmato il prossimo anno.
Se così sarà, osserva il Csp, la crisi dell’auto dell’Unione Europea sarà durata dieci anni. Nel mercato mondiale è durata invece solo due anni, negli Usa tre anni e anche all’interno dell’Unione Europea la durata della crisi non è stata particolarmente lunga per Germania e Francia (due anni) e Regno Unito (cinque anni).
Secondo Unrae (l'associazione delle case automobilistiche estere), invece, il buon andamento del mercato “conferma che le forti iniziative promozionali locali, anche se con declinazioni diverse, funzionano nello stimolare il ricambio del parco anziano, che vale ancora più di 250 milioni di vetture con un'età media di 9,7 anni”. Valutazione positiva anche per la serie di provvedimenti fiscali messi in atto in Spagna, Gran Bretagna, Francia e Italia.
Dello stesso parere Federauto che ha aggiunto: “Dobbiamo quindi continuare ad assecondare la crescita dell'automotive attraverso una politica fiscale mirata”.