Expo 2015 una spinta per le infrastrutture
Il pacchetto di infrastrutture ha un valore di 12,787 miliardi di euro
Roma, 11 maggio 2010 - Le infrastrutture riceveranno una notevole spinta dall’Expo 2015, infatti, l’evento internazionale che si terrà a Milano, lascerà in eredità utenti un cospicuo pacchetto di opere. Le infrastrutture hanno un valore di 12,787 miliardi di euro, tuttavia, ancora non sono state appaltate opere per circa 8 miliardi. Queste saranno appaltate tra il 2010 e il 2011 per essere pronte per l’evento internazionale.
È necessario sottolineare che non tutte le opere che saranno realizzate sono considerate opere essenziali per l’Expo, ovvero, quelle che hanno un legame stretto con la realizzazione e la buona riuscita dell’evento, hanno un valore di 1,893 miliardi. Lo stato le ha finanziate con la legge n. 133 del 2008 (si tratta di 945 milioni di euro). Con la Gazzetta Ufficiale (GU 19 aprile 2010, n 90) entra tra le opere essenziali il secondo lotto della metropolitana di Milano M4 (mente non rientra più tra le opere essenziali la M6) su cui sono dirottati i 480 milioni dello Stato così da completare il quadro finanziario dell’opera che vale 910 milioni. Sempre tra le infrastrutture essenziali c’è il collegamento tra la ss 11 da Molino Dorino all’Autostrada dei Laghi (149,8 milioni di euro).
Mentre le opere connesse hanno un valore di 10,9 miliardi e hanno ricevuto dall’Expo una notevole accelerazione sia per l’iter di realizzazione sia per il reperimento dei fondi. Naturalmente si tratta anche di opere che vari enti avevano già previsto e che erano ampliamente programmate. Tuttavia il problema principale di cui bisogna tener conto quando si parla delle opere connesse è che la tempistica lascia poco spazio agli imprevisti, infatti, se si considera che per la gran parte delle opere l’ultimazione è prevista per il 2014 si comprende che ogni imprevisto può portare a un ritardo difficile da gestire.
Tra le opere connesse sono inserite anche le tre autostrade lombarde Pedemontana, Brebemi e Tem che congiuntamente hanno un valore di 7,2 miliardi. In questo caso si tratta di opere già previste e, come nel caso della Brebemi e della Pedemontana, che avevano già iniziato il loro cammino. Per la Pedemontana si deve bandire una gara per il secondo lotto che ha un valore di 2,2 miliardi. Una delle opere connesse che riveste un ruolo fondamentale per collegare il sito dell’Expo e la fiera di Rho-Pero con l’aeroporto di Malpensa e la stazione centrale di Milano è triplicare la linea ferroviaria Rho-Gallarate con il raccordo Y.
Per la copertura finanziaria si attende il prossimo Cipe, dovrebbero arrivare 512 milioni di euro dei 522 totali. Per il raccordo a Y è stata scelta una soluzione a raso mentre non sarà realizzata l’integrazione della rete Rfi con le ferrovie Nord (mancano le risorse che ammontano a 127,7 milioni). Non sarà realizzata l’estensione della linea ferroviaria dal terminal 1 al terminal 2 di Malpensa (costo 140 milioni). Difficoltà anche per il tratto sud della ss 233 (mancano i 200 milioni necessari e non è stata avviata neanche la progettazione). Mentre l’interconnessione nord sud tra la statale 11 e l’A8, costo 28 milioni, e i lavori sulla statale 233 Varesina hanno già le risorse a disposizione. Per collegare la Brianza all’Expo è fondamentale la strada provinciale Rho-Monza, che consentirà anche di completare il sistema tangenziale del nord di Milano, deve essere realizzato dall’Anas tramite le concessionarie autostradali Serravalle e Autostrade per l’Italia. Si sta elaborando il progetto definitivo che ha mostrato che il quadro finanziario va aggiornato.
L’opera non costerà più 232 milioni ma 273 milioni di euro.