F2i prenota la Serravalle
Pisapia apre a Gamberale
Milano, 26 agosto 2011 - Il buco di bilancio del Comune di Milano, ingigantito (nel 2012) dai tagli operati dalla manovra di Ferragosto, ha prodotto un flirt estivo inatteso: tra Giuliano Pisapia e Vito Gamberale. Sarà infatti il fondo infrastrutturale F2i - secondo quanto risulta aF&M- a risolvere in parte i problemi finanziari di Palazzo Marino, rilevando gli asset che già Letizia Moratti aveva messo in vendita, in primis la partecipazione nella Serravalle. Per la cessione del 18,6% detenuto dal Comune di Milano è in corso fino a15 settembre un'asta competitiva che, nei timori degli amministratori milanesi, andrà deserta. La quota è di minoranza e poco appetibile, visto il controllo assoluto della Provincia di Milano, salita a152,9% nell'era di Filippo Penati, con l'oneroso (e oggi sospetto) acquisto del 15% dal gruppo Gavio. Sulla privatizzazione della società autostradale l'assessore al Bilancio Bruno Tabacci è sempre stato contrario, ma di fronte all'emergenza ha cambiato opinione: è disposto a vendere, ma non a svendere. La precedente amministrazione contava di incassare 170 milioni. E anche in tempo di crisi e di quotazioni depresse sarà difficile scendere sotto questa soglia. Della vendita della Serravalle si parla da qualche anno. L'interesse di F2i era già emerso a inizio 2009, quando Gamberale aveva dichiarato: “Se il Comune dismette partecipazioni come Serravalle, Sea e la gestione Ecopass, noi siamo interessati”. Il momento sembra arrivato. Se l'asta competitiva andrà davvero deserta, si aprirà la strada a una trattativa privata. Con l'operazione milanese, l'ex numero uno delle Autostrade di Benetton amplierebbe la sua rete: con il 26% di Infracis, F2i è in Autobrennero, Serenissima Brescia-Padova, Autovie Venete e Cisa. Ma non è detto che il flirt Gamberale-Pisapia si limiti alle autostrade. Sul tavolo di Palazzo Marino c'è la quotazione in Borsa di Sea, la società di gestione degli aeroporti di Linate e Malpensa, della quale il Comune di Milano detiene 1'84,6%. Alla quotazione è subordinato il dividendo straordinario da 110 milioni di euro, già iscritto dalla giunta Moratti nel bilancio di previsione 2011. E Gamberale non ha fatto mistero del suo interesse anche per le società aeroportuali. A ottobre 2010 F2i ha acquisito il 70% della Gesac (Napoli Capodichino) e nel mirino ci sarebbero anche la Sat di Pisa, l'Adf di Firenze e la Sogear di Cagliari. Se 1'Ipo di Sea dovesse essere rinviata a causa delle turbolenze sui mercati finanziari, non è escluso che anche in questo caso Pisapia e Tabacci possano decidere di cedere una quota di minoranza, attraverso un'asta prima e una trattativa poi. Non sembra più valido, invece, il cosiddetto piano B, che prevedeva l'indebitamento di Sea con le banche, per finanziare il dividendo straordinario pur in assenza di quotazione. Il presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, non perde occasione per confermare che l’Ipo avverrà in autunno. Anche ieri, commentando l'ipotesi Robin Tax sulle concessionarie, ha detto che sarebbe folle e che «in un collocamento si gioca tutto in termini di valore della società.. Dalla parte dell'Ipo c'è la semestrale pubblicata due giorni fa, che mostra ricavi in crescita del 4,3% e un ebit in salita del 18,6 per cento. Peccato, però, che la semestrale, dopo l'accenno alla presentazione della documentazione per la quotazione, non la menzioni affatto nel paragrafo sulla «Prevedibile evoluzione della gestione.. In attesa del Contratto di programma con le nuove tariffe, e in piena tempesta finanziaria, un rinvio non può essere affatto escluso.