Ferraris: 110 mld per investimenti su rete ferroviaria
L’ad del Gruppo FS sottolinea che traffico business è stato sostituito da turismo

“Il Piano è ambizioso ma parte dalle infrastrutture attuali sia ferroviarie che stradali che hanno mediamente 60-70 anni di età e richiedono non solo manutenzione straordinaria ma anche un adeguamento alle esigenze dei tempi di oggi e del mercato. Il nostro blocco di investimenti da 190 miliardi può essere diviso in tre macro aeree: uno è l'adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture ed è la parte più rilevante e vale circa 110 miliardi di euro sulla rete ferroviaria e 50 miliardi sulla rete stradale. Questi sono in gran parte investimenti pubblici e quindi a carico della fiscalità dello Stato''. A dichiararlo, come riportato dall’agenzia di stampa Adnkronos, l’Amministratore delegato del Gruppo FS, Luigi Ferraris, intervenendo a Molto Futuro, un webinar organizzato dal quotidiano Il Messaggero.
“La pandemia ha impattato sul mondo del lavoro in modo irreversibile. Lo smart working impatta sul mondo del lavoro ma anche su quello del trasporto. Limita o riduce i viaggi business. Nelle nostre analisi prevediamo che nella migliore delle ipotesi si possa tornare ad un traffico business ante pandemia verso il 2024. Nel frattempo abbiamo avuto un esplosione del traffico del turismo, forse inattesa. Questo ha compensato il traffico dei nostri treni”, ha sottolinea l’ad.