Ferrovie: benvenuti al Sud. Stanziati 7 mld per accorciare lo Stivale
Luisa Leone (fonte: MF-Milano Finanza)
Milano, 25 febbraio 2012 – Con una dotazione di risorse di circa 1,2 miliardi superiore al previsto, è pronto a partire il piano di ammodernamento delle ferrovie nel Meridione. Queste risorse aggiuntive derivano dagli accordi raggiunti dallo Stato, grazie alla regia del ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, con le Regioni Puglia, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Si tratta di una mediazione che ha permesso di dirottare sulle ferrovie i fondi derivanti dalla riduzione dei programmi europei.
Grazie a queste nuove risorse, e ai fondi sbloccati dal Cipe il 20 gennaio 2012, per rendere più comodo e veloce viaggiare in treno nel Sud Italia sono oggi a disposizione non meno di 6,7 miliardi, parte dei quali potranno essere immessi nell'economia nei prossimi 14 mesi. I primi a partire saranno gli interventi per l'aggiornamento tecnologico, «che consentiranno di migliorare i tempi di percorrenza e la capacità delle linee sfruttando i binari già esistenti», spiega a MF Milano Finanza Michele Elia, numero uno di Rete ferroviaria italiana (gruppo Fs). Per il raddoppio dei binari o la realizzazione di nuove linee, invece, l'arco temporale si allunga sensibilmente, arrivando anche a 10 anni. «Si tratta di iter complessi, che prevedono una serie di autorizzazioni e diverse fasi di progettazione per le quali i tempi non potranno essere brevi. Ma su molte linee del Sud, come la Napoli-Foggia, abbiamo già pronti i progetti degli interventi di potenziamento», continua l'amministratore delegato di Rfi.
Analizzando i risultati previsti dal piano elaborato dal ministro Barca, si scopre che in alcuni casi l'aggiornamento tecnologico consentirà sensibili riduzioni dei tempi di percorrenza. Un esempio è la tratta Cagliari-Olbia, sulla quale la durata del viaggio dovrebbe ridursi dalle 3 ore e mezzo di oggi a 2 ore e mezza. In altri casi, come la linea Roma-Reggio Calabria, i vantaggi possibili grazie agli investimenti in tecnologia non saranno invece così significativi, con una riduzione prevista in soli 40 minuti sulle attuali 5 ore e 12 minuti di percorrenza.
Guardando alla suddivisione dei fondi regione per regione, si nota che la Sicilia è quella a cui sono state destinate le maggiori risorse, 2,37 miliardi; sebbene per portare a termine l'ammodernamento della rete ferroviaria dell'Isola manchino ancora 1,18 miliardi. Dove si dovrebbe procedere più spediti è in Puglia, visto che tutti gli interventi (per complessivi 1,5 miliardi) sono completamente finanziati, sebbene la maggior parte riguardi l'alta velocità Napoli-Lecce, per la cui realizzazione serviranno anni. Anche per la Campania le spese maggiori riguardano questa linea, che assorbirà circa 2 miliardi, mentre in Sardegna si investiranno 260 milioni per rendere più veloce la rete. In Calabria per lo stesso motivo saranno investiti 505 milioni.
L'accelerazione sulle infrastrutture del Sud è stata resa possibile anche dall'approvazione da parte del Cipe dell'aggiornamento del contratto di programma di Rfi: «Ora aspettiamo la delibera, poi il documento dovrà passare al vaglio delle Commissioni competenti in parlamento e della Corte dei Conti». Ma i tempi non dovrebbero essere molto lunghi se il numero uno di Rfi conta di poter «aprire i cantieri per il potenziamento delle linee esistenti entro un anno». Novità importanti dovrebbero poi arrivare dal nuovo contratto di programma (2012-2017), che dovrebbe essere elaborato e firmato entro quest'anno.
Infine, sull'eventuale separazione di Rfi dal gruppo Fs, Elia osserva: «Da tecnico dico che quello ferroviario è un sistema integrato, ed è positivo e necessario che al momento tale rimanga. L'Autorità dei Trasporti costituisce tuttavia un primo elemento importante nel settore ferroviario».