Ferrovie: Serracchiani, risolvere criticità sulla rete esistente
Intervento su seminario Adriatico-Baltico e Mediterraneo
Trieste, 15 ottobre 2013 - "I grandi corridoi europei sono strategici per il Friuli Venezia Giulia, ma le criticità sulle reti ferroviarie esistenti ci impongono delle scelte immediate: investimenti di medio-lungo periodo che non intralcino e siano anzi compatibili con il progetto dell'Alta Velocità/Alta capacità”. Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo nella Camera di commercio al seminario "Adriatico-Baltico e Mediterraneo: una sinergia necessaria", organizzato dall'associazione Transpadana.
Assieme alla presidente Fvg hanno approfondito il tema davanti a un pubblico di imprenditori, i presidenti di Camera di commercio di Trieste, Antonio Paoletti, Autorità portuale di Venezia, Paolo Costa, e il capo unità trasporti dell'Iniziativa Centro Europea per il Corridoio V in Italia, Carlo Fortuna.
Gli interventi prioritari sulle reti esistenti indicati dalla presidente Serracchiani sono in particolare i "nodi" di Udine e di Campo Marzio (porto di Trieste), che hanno bisogno di un aggiornamento tecnologico per automatizzare la movimentazione dei carri-merci, e il bivio di San Polo, in funzione del porto di Monfalcone. Per quest'ultimo la presidente ha indicato la preferenza per la soluzione "a scavalco" delle tre linee esistenti, che risulta migliore dal punto di vista economico e dell'impatto ambientale. "Occorre tuttavia anche fare chiarezza sul tracciato dell'Alta Velocità/Alta Capacità", ha detto Serracchiani, dopo che il Veneto ha scelto una "terza via" fra la "litoranea" e il progetto originario di affiancamento all'autostrada, e cioè un percorso parallelo all'attuale linea ferroviaria, il che necessiterebbe di un approfondimento tecnico
sulla connessione con il Friuli Venezia Giulia. Per questo, la Regione, ha ricordato la presidente, ha chiesto un incontro con il ministro Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, con la presenza del Veneto, del commissario Bortolo Mainardi e di RFI (Rete Ferroviaria Italiana). "Bisogna trovare una soluzione condivisa, l'Italia deve imparare a fare sistema", ha aggiunto.
Nel corso del seminario è stata anche sottolineata la necessità di completare la procedura di Valutazione di impatto ambientale del progetto preliminare dell'Alta Velocità/Alta Capacità nella tratta Ronchi Sud-Trieste per non perdere i finanziamenti europei per le successive fasi di progettazione definitiva ed esecutiva.