Ferrovie, Ue: Italia esempio per la concorrenza nel mercato
Un report sottolinea che le due compagnie dell'Alta velocità hanno fatto scendere i prezzi dei biglietti

Bruxelles, 20 giugno 2014 - La concorrenza nel settore delle ferrovie è un fattore determinante per ottenere l'abbassamento nei prezzi dei biglietti, e l'Italia in questo senso è un esempio da seguire. È quanto emerge dalla relazione biennale della Commissione europea sul mercato ferroviario europeo, secondo cui non vi è alcun dubbio che il settore sia in crescita anche se l'efficienza e la qualità del servizio possono ancora essere migliorate in diversi Paesi membri.
La relazione mostra che i prezzi sono più bassi e i passeggeri beneficiano di un servizio migliore laddove vi è concorrenza tra imprese ferroviarie. Questo è per esempio il caso delle linee ad alta velocità. I prezzi sulla tratta Roma-Milano, sottolinea il report, dove operano due imprese, Trenitalia e Italo, sono dal 25% al 40% inferiori a quelli della linea Madrid-Barcellona, non ancora aperta alla concorrenza. Inoltre la linea italiana ha frequenze doppie rispetto alla spagnola, a testimonianza di un rapporto positivo fra la frequenza del servizio e l'apertura alla concorrenza realizzata finora soprattutto sulle linee ad alta velocità e i servizi intercity di lunga distanza.
In generale la relazione mostra un fortissimo aumento, a partire dalla metà degli anni novanta, del trasporto passeggeri in paesi come il Regno Unito (+70%), la Svezia (+42%), la Francia (+37%) e il Belgio (+26%) e sottolinea l'importanza dei servizi ad alta velocità che rappresentano un quarto dell'intero traffico comunitario. Il traffico internazionale di passeggeri è in crescita e i principali gruppi ferroviari europei stanno abbandonando la forma tradizionale del monopolio pubblico di proprietà dello Stato per internazionalizzarsi: oltre un quarto del loro fatturato è ormai generato al di fuori del paese di origine.
Ma allo stesso tempo il report mostra anche che il settore ferroviario è ancora fortemente dipendente da sovvenzioni pubbliche, solo nel 2012 sono state di circa 36 miliardi di euro, quasi quanto il ricavato delle vendite, che la crescita del trasporto merci per ferrovia è in ritardo rispetto a quella di altre modalità di trasporto, e che il grado di soddisfazione per i viaggi in treno e le stazioni ferroviarie (58%) potrebbe essere nettamente migliorato. Le ferrovie non stanno rispondendo adeguatamente, ad esempio, alle esigenze delle persone con mobilità ridotta, che rappresentano un grande potenziale: il 19% degli europei non può prendere il treno per problemi di accessibilità e solo il 6% degli europei prende il treno almeno una volta a settimana.
La relazione evidenzia anche l'importanza della concorrenza e delle gare di appalto per migliorare sia i servizi prestati ai passeggeri sia l'utilizzo del denaro dei contribuenti.
Secondo Siim Kallas, commissario responsabile per i trasporti,”la ferrovia ha un potenziale enorme come modalità di trasporto ecologico e sostenibile. Ma perché il settore ferroviario dell'Ue entri a pieno titolo nel 21esimo secolo sono necessarie misure incisive: semplificare le procedure di autorizzazione dei veicoli, aumentare gli investimenti nell'infrastruttura, intensificare la ricerca e l'innovazione, ma anche aprire alla concorrenza i mercati nazionali dei servizi intercity e indire sistematicamente gare di appalto per i contratti di servizio pubblico, come prevede il quarto pacchetto ferroviario”.