Flotte aziendali: meno trasferte e sempre più smart working
Aumenta l'offerta di veicoli elettrici e ibridi

Si riducono le trasferte per i dipendenti e le proroghe dei contratti di noleggio rimpiazzano i rinnovi dei veicoli. La pandemia ha cambiato repentinamente il comparto delle flotte aziendali. Il quadro uscito dalla ricerca “Le flotte non si sono fermate”, presentata al Fleet Motor Day, l'evento annuale di riferimento nel settore organizzato da Sumo Publishing, con il patrocinio e la partecipazione dell'Osservatorio Top Thousand e delle associazioni Aniasa e Unrae, parla chiaro. Lo studio è stato condotto su un campione di 61 Fleet e Mobility Manager di aziende nazionali e multinazionali di varie dimensioni, con un parco totale rappresentato di 80.785 veicoli.
Oltre 8 Fleet manager su 10 segnalano che dopo la ripartenza post lockdown qualcosa è cambiato nella gestione della flotta della propria azienda: per il 53% la gestione è cambiata solo in parte, mentre per un terzo del campione il mutamento è stato più significativo. La maggioranza degli intervistati (84%) dichiara che oggi i dipendenti fanno meno ricorso a trasferte e gli spostamenti sono ridotti al minimo, mentre il restante 16% afferma che è aumentato l'utilizzo dei veicoli negli spostamenti urbani e/o limitrofi, a scapito dei mezzi pubblici. Se il numero dei veicoli assegnati in flotta per quasi il 90% degli intervistati, è rimasto identico rispetto a febbraio, il ricorso alle proroghe dei contratti di noleggio è stato massiccio: il 61% dei Fleet Manager lo ha concordato con le società specializzate Per il 16% degli intervistati il noleggio a medio termine si è rivelato un buon alleato in questa fase per soddisfare esigenze di mobilità limitate nel tempo, mentre il numero dei veicoli in pool e in car sharing è rimasto pressoché invariato.
Più rilevante (26%) è la percentuale delle aziende che ha ridotto l'utilizzo dei veicoli operativi. L’emergenza non ha comunque inciso negativamente sul processo di elettrificazione in atto nelle flotte delle imprese: il 12% degli intervistati dichiara di aver aumentato il numero degli EV nel parco e il 22% afferma di aver accresciuto la flotta di veicoli ibridi. La parola d'ordine anche nelle flotte è sicurezza, non solo su strada, ma anche all'interno dell'abitacolo. Non è un caso, d'altra parte, che quasi la metà (47%) dei Fleet manager dichiari di aver ridotto l'utilizzo dei mezzi pubblici, per minimizzare i rischi di potenziali contagi. Una delle priorità, in questa era post-Covid è senza dubbio la messa in sicurezza dei veicoli, attraverso la sanificazione e l'igienizzazione. La frequenza di queste operazioni è diventata molto alta: il 24% le effettua settimanalmente, mentre il 39% addirittura dopo ogni utilizzo.
Infine, dando uno sguardo al futuro emerge che secondo il 71% degli intervistati, il processo di elettrificazione continuerà ad andare avanti: il Covid infatti non ha avuto alcun impatto su questo aspetto e solo il 16% ha percepito un rallentamento. Stesso discorso per lo smart working che ormai per molte aziende è una prassi ormai collaudata. Ben il 75% del campione dichiara che la propria impresa ha intenzione di proseguire anche nei prossimi mesi.