Fmi: accelerare la spesa pubblica in infrastrutture per contrastare la crisi
Investendo in infrastrutture il rapporto tra Pil e debito pubblico non sale
Roma, 30 settembre 2014 - "Il momento e' giusto per accelerare sulle infrastrutture". L'esortazione arriva dal Fondo monetario internazionale secondo cui, "nell'attuale ambiente globale di crescita sotto il potenziale, ci sono forti ragioni a favore di un aumento dell'investimento pubblico nei Paesi dove ci sono le giuste condizioni". In uno studio pubblicato nel World economic outlook di ottobre, i tecnici di Washington sottolineano che "un maggiore investimento pubblico in infrastrutture puo' sostenere un'accelerazione dell'attivita' economica e la creazione di occupazione".
L'analisi inoltre rileva che "gli effetti sono piu' forti nei periodi di debolezza economica e politica monetaria accomodante" e che "l'accelerazione del prodotto controbilancia il maggiore debito necessario" per finanziare le opere.
In particolare, afferma il Fondo, accrescere la spesa pubblica pubblica in infrastrutture "aumenta il prodotto nel breve termine tramite il sostegno alla domanda e e nel lungo termine attraverso il miglioramento della capacita' produttiva dell'economia".
Dai calcoli condotti dai tecnici su un campione di Paesi avanzati emerge che un aumento pari a un punto percentuale di Pil nella spesa per investimenti accresce il livello del prodotto di circa lo 0,4% nello stesso anno e di circa l'1,5% quattro anni dopo l'incremento. "Inoltre, l'accelerazione del Pil che un Paese ottiene incrementando l'investimento pubblico in infrastrutture controbilancia la crescita del debito, cosicche' il rapporto tra Pil e debito pubblico non sale".
L'investimento è più efficace in periodi di debolezza economica
Non tutti gli investimenti sono pero' uguali, osserva il Fondo. E la loro efficacia dipende essenzialmente da tre condizioni: il grado di debolezza economica, l'efficienza dell'investimento pubblico, il modo in cui l'opera viene finanziata. Innanzitutto, rileva lo studio, "l'accelerazione del prodotto nel breve termine e' sostanzialmente maggiore quando l'investimento pubblico viene realizzato durante periodi di debolezza economica e politica monetaria accomodante, con quest'ultima in grado di limitare l'incremento dei tassi d'interesse collegato alla crescita degli investimenti".
Gli effetti sul prodotto, inoltre, sono piu' ampi "nei Paesi con un alto grado di efficienza degli investimenti pubblici" e dove "la spesa pubblica addizionale in investimenti non viene dispersa ma viene allocata in progetti ad alto grado di ritorno economico".
Infine, "l'esperienza nei Paesi avanzati suggerisce che un investimento pubblico finanziato attraverso l'emissione di debito ha effetti maggiori rispetto a quanto accada quando il finanziamento avviene alzando le tasse o tagliando altre spese". Al contrario, i guadagni che si ottengono dall'aumento della spesa pubblica in investimenti "possono risultare attenuati e avere effetti negativi sul rapporto tra debito e Pil se l'investimento e' inefficiente".
Per questo il Fondo invita ad "accrescere la qualita' della spesa in infrastrutture migliorando il processo di investimento pubblico tramite interventi sui meccanismi di approvazione, selezione ed esecuzione" delle opere "e una rigorosa analisi del rapporto tra costi e benefici".