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Briciole di pane

Fondi strutturali, Delrio: spendere meglio e subito

Entro l'anno l'Italia deve utilizzare 5,6 miliardi di euro

Roma, 8 luglio 2014 – L’Italia spende meglio i fondi strutturali europei rispetto al passato, ma ancora molto c’è da fare per raggiungere i massimi risultati. Ad oggi 21 miliardi di euro non sono ancora stati spesi. Di questi, 5,6 miliardi dovranno essere utilizzati entro la fine di quest'anno, pena la perdita dei fondi. E’ l’allarme lanciato sul quadro di programmazione 2007-2013 dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Graziano Delrio (foto Nanopress), in Commissione Bilancio del Senato.

 

“Risulta certificata - ha sottolineato Delrio - una quota di risorse pari al 56 per cento della somma complessiva a disposizione, il che rappresenta un netto miglioramento rispetto al 15 per cento di spesa certificata alla fine del 2011”. Delrio ha evidenziato che i fondi europei relativi al quadro di programmazione pluriennale 2007-2013 possono svolgere un ruolo centrale ai fini del rilancio degli investimenti, anche considerando che la quota di risorse di diretta pertinenza dei fondi europei risulta esclusa dal conteggio ai fini del patto di stabilità e crescita.

 

Il Sottosegretario, che ha la delega alla coesione territoriale, ha osservato che circa 19 miliardi di euro di risorse, facenti capo al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e al Fondo sociale europeo (FSE), sono allocati su obiettivi che presentano un ritardo nella realizzazione. Per questo, il governo ha rafforzato l'azione di vigilanza e monitoraggio, per prevenire ulteriori ritardi e consentire una corretta programmazione delle risorse. Al riguardo, anche l'Agenzia per la coesione rappresenta uno strumento utile per l'effettiva implementazione dei programmi di spesa.

 

Per il quadro finanziario 2014-2020, ha concluso Del Rio, l'Italia avrà a disposizione circa 170 miliardi, comprensivi anche della quota di cofinanziamento nazionale e delle risorse stanziate dall'ultima legge di stabilità in favore del Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Manuela Zucchini