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Briciole di pane

FS: il 2009 si chiude con un bilancio positivo

I numeri di un'azienda in controtendenza rispetto ai suoi competitor europei

Il vento della crisi non soffia sul Gruppo Ferrovie dello Stato. Nel 2009 FS ha infatti chiuso con un risultato netto positivo di 44 milioni (+175%) rispetto ai 16 milioni del 2008. Un dato sorprendente se confrontato con la chiusura degli anni 2007 e 2006 quando il Gruppo presentò perdite pari, rispettivamente, a 409 milioni e 2.115 milioni di euro. Il contraccolpo dovuto alla forte caduta del traffico merci (-24% dei volumi) e alla scarsità di risorse da investire in infrastrutture è stato infatti attutito dai maggiori ricavi ottenuti dal mercato dei nuovi servizi ad Alta velocità, completata nel corso dell’anno (+18,1% i viaggiatori/km trasportati), e dal miglioramento della gestione dovuto alla flessione dei costi operativi, per 260 milioni di euro (-3,8% sul 2008).
In particolare, la politica di razionalizzazione ha portato in 4 anni ad una riduzione in euro costanti di oltre 1,1 miliardi di euro, passando dai 7.353 milioni del 2006 ai 6.156 milioni del 2009. Un trend positivo che rappresenta un’anomalia nel panorama ferroviario europeo dato che i maggiori competitors, SNCF e DB, hanno annunciato un calo del risultato netto rispettivamente del 270% e del 37% rispetto al 2008.
La forte caduta del traffico merci (-24% dei volumi, leggermente meglio di quanto registrato dai principali operatori esteri), determinata dalla crisi della produzione industriale internazionale e nazionale (è in atto un processo di riconversione del trasporto verso i c.d. treni completi), e le minori risorse rese disponibili per i servizi di infrastruttura, sono stati affrontati a livello di gestione corrente in modo positivo: il margine operativo lordo (EBITDA) si è attestato intorno ai 966 milioni di euro.
Tra i motivi della crescita anche la forte ripresa di Trenitalia che ha presentato un EBITDA positivo per 982 milioni di euro e persino in aumento (+7% rispetto al 2008), mentre il risultato operativo è cresciuto del 16% raggiungendo i 217 milioni di euro (contro i 187 milioni del 2008 e i -389 milioni del 2007). Bilancio: un risultato netto positivo di 20 milioni di euro (-42 milioni nel 2008), rispetto ad un 2006 in cui Trenitalia aveva chiuso con un risultato netto negativo per 1.989 milioni di euro.
Conferma la situazione positiva anche RFI, la Rete Ferroviaria Italiana: la società infatti, nonostante minori ricavi da servizi di infrastruttura per 192 milioni di euro rispetto all’anno precedente, ha chiuso il 2009 con un incremento del risultato operativo del 34% ed un utile netto di 8 milioni di euro.
Nel 2009 è calato il numero di incidenti cosiddetti “tipici” nella classificazione internazionale:13 contro i 19 del 2008 e i ben 96 del 2000. In costante miglioramento, seppur lieve, anche la puntualità, che si attesta, secondo le modalità e gli standard stabiliti al 90% per i treni della media-lunga percorrenza, al 90,5% per il trasporto regionale e all’85,7% per il Cargo.

Nicola Zecchini