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Briciole di pane

Fusione Impregilo-Salini a settembre

I consigli d'amministrazione verso la convocazione per la fine della settimana prossima

Milano, 9 giugno 2013 – Il matrimonio tra Salini e Impregilo si celebrerà a settembre. Il campione nazionale delle grandi opere nascerà ufficialmente soltanto dopo l'estate. Ma i giochi, ossia l'impalcatura della fusione, si decideranno entro la fine del mese: in attesa che a breve siano svelati i termini della maxi-fusione che farà nascere un colosso da circa 4 miliardi emergono dettagli sulla tempistica di quella che, assieme allo spin-off di Autogrill, 61a più grossa operazione finanziaria dell'anno a Piazza Affari. Alla fine della settimana prossima, o all'inizio della successiva, potrebbero essere convocati i rispettivi cda, secondo quanto si apprende. Poi, però, l'assemblea dei soci, che sancirà in modo definitivo l'aggregazione, si terrà non prima di settembre. Tempi tecnici legati all'iter di fusione.
Negli uffici della Salini si sta lavorando alacremente per fissare la road map da qui a fine mese. Pietro Salini, che nel giro di un anno e mezzo ha scalato Impregilo spodestando dal trono la famiglia Gavio, è affiancato da un nutrito pool di advisor: Vitale&Associati per la Salini stessa; il trio Goldman Sachs, Studio Provasoli e Pwc per Impregilo. Molti i nodi ancora da sciogliere: il più impegnativo è ovviamente il concambio, da cui deriverà il valore della nuova società per gli azionisti di minoranza di Impregilo. E lì il mercato potrebbe mettersi di traverso. Tuttavia, con in mano l'88% di Impregilo, di fatto Salini ha un controllo "bulgaro" della società e in assemblea troverà la strada spianata.
La deadline di fine giugno deriva da un obbligo di legge. Per poter fare la fusione sulla base dei numeri del bilancio 2012, la normativa concede fino a sei mesi di tempo. Quindi il bilancio 2012 di Salini è “utilizzabile” per le varie due diligence e il calcolo dei concambi, fino al 30 giugno. Altrimenti ci sarebbe bisogno di stilare una nota di bilancio apposita, e questo farebbe allungare di molto i tempi. Di qui la necessità di tenere i cda entro il mese di giugno e visto che alcuni membri (a partire dal patron Pietro) siedono in entrambi i board probabilmente i due consigli si terranno il medesimo giorno per velocizzare le operazioni. A quel punto però la palla passerà al Tribunale: ai giudici spetterà nominare i revisori contabili che dovranno stilare un parere di congruità sul concambio. Per la relazione i revisori hanno 30 giorni di tempo e così si arriva a fine luglio. Ma ad agosto i Tribunali sono chiusi, quindi si slitterà a dopo l'estate per l'omologa, ottenuta la quale si potrà convocare l'assemblea. Salini avrebbe già depositato in cancelleria l'istanza per i revisori, la cui nomina dovrebbe arrivare a giorni.
Se tutto andrà nei tempi previsti, in due anni esatti Pietro Salini avrà compiuto un'impresa non poco: entrare in Impregilo, salire in maggioranza, scalzare (in un'infuocata assemblea rimasta negli annali) il vecchio socio di maggioranza, lanciare un'Opa per il controllo totalitario e infine fondere Impregilo con la sua Salini Costruzioni.

Simone Filippetti (Il Sole 24 Ore)