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Briciole di pane

Genova: firmato il nuovo protocollo di intesa per la Gronda

Matteoli: Auspico che questa intesa si traduca velocemente in fatti concreti

Riprende l’attività del tavolo tecnico interistituzionale che ha curato la redazione del protocollo d’intesa. “La firma del nuovo protocollo d’Intesa - ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli - per realizzare la cosiddetta Gronda di Genova è un altro chiaro esempio di come si possa cooperare con successo tra le Istituzioni. È un metodo che ho sempre voluto privilegiare e che sta dando frutti copiosi, in questo caso come in altri. D’altronde ho sempre pensato che le infrastrutture servono al Paese, alla sua economia e ai cittadini e, pertanto, non devono considerarsi né di destra né di sinistra. Auspico che questa intesa si traduca velocemente in fatti concreti e non ho dubbi che ciò avvenga grazie alla leale collaborazione di tutti i soggetti interessati”. "L'accordo costituisce un passo fondamentale per la realizzazione del progetto - ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci -. Abbiamo lavorato pazientemente in questo ultimo anno e mezzo, su indirizzo del Ministro delle Infrastrutture Matteoli, per recepire le richieste delle Istituzioni locali e trovare un'intesa sul tracciato di questa opera fondamentale non solo per la Liguria ma per l'intera rete autostradale nazionale. Grazie a questo protocollo, la concessionaria potrà procedere alla redazione della progettazione dell'intervento della Gronda e degli altri interventi previsti". Il valore strategico dell’opera per lo sviluppo della città, che costituisce ormai da molti anni uno degli elementi centrali della pianificazione del territorio a vari livelli, regionale, provinciale e comunale, tanto da determinarne l’inserimento come priorità di intervento nel primo programma delle opere strategiche della cd. “legge obiettivo” ha determinato l’esigenza di realizzare la Gronda senza perdere altro tempo e la decisione del Comune di Genova di coinvolgere i cittadini nella scelta del tracciato attraverso un dibattito pubblico. La soluzione progettuale approvata è frutto del primo dibattito alla francese svoltosi in Italia che ha riguardato un’infrastruttura di tale importanza e dimensioni garantendo informazione e comunicazione. Il dibattito, fortemente voluto dalla Sindaco e condiviso da Società Autostrade per l’Italia S.p.A., che ha collaborato alla buona riuscita del dibattito, si è svolto nella massima trasparenza, coinvolgendo i cittadini interessati i quali hanno avuto la possibilità di essere informati su tutti gli aspetti relativi alla progettazione di un’opera pubblica di cui si discuteva da decenni ma sconosciuta alla maggioranza degli abitanti. I cittadini hanno così potuto esprimere il proprio consenso, il proprio dissenso e le proprie esigenze. Nel corso dello svolgimento del dibattito pubblico è stato illustrato, esaminato e discusso non solo il tema dell’attraversamento della Val Polcevera con l’analisi delle alternative, ma l’intero progetto preliminare presentato da Società Autostrade per l’Italia S.p.A. in tutti i suoi ambiti territoriali e in tutte le sue componenti. La soluzione approvata prevede, tra l’altro, interventi di minimizzazione dell’impatto presso l’allacciamento della Gronda di ponente sulla “A10”, del nodo di Voltri, minimizzazione degli impatti di cantiere, riduzione degli alloggi coinvolti e l’impegno di ASPI a dare seguito a quanto concordato nel preliminare di intesa per le azioni di rialloggiamento delle famiglie interessate dalla Gronda e a collaborare alla realizzazione dell’Osservatorio locale in fase di costituzione. Si apre adesso una nuova fase, particolarmente importante ed innovativa per la Città, con la quale l’Amministrazione continuerà a dialogare con i cittadini genovesi coinvolgendoli nelle scelte progettuali di maggiore rilievo, in coerenza con le linee programmatiche del mandato della Sindaco e soprattutto si farà carico di mantenere l’impegno di garante della tutela dei diritti degli abitanti coinvolti nella realizzazione dell’opera. Sarà costituito, a breve, l’Osservatorio locale che avrà il compito di assicurare la partecipazione delle comunità locali e degli interessi diffusi presenti nel territorio. L’Osservatorio sarà un organo permanente di consultazione che accompagnerà l’attività di progettazione e realizzazione dell’opera, del quale faranno parte, fra gli altri, dieci rappresentanti delle comunità locali direttamente interessate dall’opera eletti dai cittadini residenti all’interno degli ambiti territoriali definiti in base al tracciato individuato. L’Osservatorio coordinerà altresì i due front-office che si apriranno a breve nei Municipi di Ponente (P.zza Gaggero, 2) e Valpolcevera (Via Costantino Reta, 3) e che avranno il compito di assicurare ai cittadini e alle famiglie interessate chiare informazioni, adeguato trattamento ed assistenze tecniche nella definizione degli accordi per la cessione degli immobili ed il rialloggiamento oltre all’accompagnamento e al supporto sociale, ove necessario. Nello schema di protocollo sottoscritto si prevede che ASPI integrerà la proposta di progetto preliminare con il piano particellare e l’elenco dei proprietari pubblici o privati degli immobili soggetti ad espropriazione, collaborando altresì con il Comune nell’organizzazione e nella gestione dei due front-office.