Gentiloni: Al via investimenti per 47 mld in 15 anni nelle infrastrutture
Presentata dal Governo la ripartizione del Fondo investimenti per 47 miliardi di euro. Al primo posto oltre 20 miliardi per la rete infrastrutturale

Prima di tutto le infrastrutture e la sicurezza. Potrebbe essere questa l’idea di fondo che sostiene le decisioni del Governo circa gli investimenti dei prossimi 15 anni. Questo almeno sembra leggendo il documento di ripartizione del Fondo investimenti (previsto dall'ultima legge di Bilancio) approvato da Palazzo Chigi e trasmesso al Parlamento con un Dpcm firmato questa mattina dal Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
Si tratta di 47 miliardi di euro complessivi, 20 dei quali destinati in gran parte al potenziamento delle strade, dei porti, della rete ferroviaria e del trasporto pubblico locale. Altri 13 miliardi saranno impiegati per la difesa e l'alta tecnologia, 7,7 per la prevenzione del rischio sismico, per la messa in sicurezza degli edifici pubblici, dei musei e delle scuole, per la polizia e i vigili del fuoco e più in generale per la sicurezza pubblica. Obiettivo generale l’accrescimento della competitività del paese, ma anche della sicurezza dei cittadini e della loro possibilità di muoversi.
Il commento del Presidente del Consiglio
Si tratta di un passo che è stato accolto con soddisfazione dal Presidente Gentiloni che ha spiegato: "Oggi diamo il via libera ad un grande piano di investimenti pubblici per infrastrutture e altre opere pari a 47 miliardi per i prossimi 15 anni: siamo tutti consapevoli che gli investimenti sono decisivi per dare ossigeno alla ripresa”.
I sei capitoli di investimento
Il Fondo è stato suddiviso in sei grandi capitoli. Prima di tutto, come si è detto, il capitolo “Infrastrutture di comunicazione per il rafforzamento della competitività” che vale 20,4 miliardi e che comprende azioni su infrastrutture ferroviarie, infrastrutture stradali della rete Anas, trasporto pubblico locale e ferrovie non interconnesse, infrastrutture portuali e Mose, fondo progettazione opere e interventi. Segue il capitolo “Investimenti per il sostegno della competitività e delle esportazioni” dotato di 1,7 miliardi di euro che dovranno essere impiegati per l’informatizzazione della giustizia e il potenziamento del credito all'esportazione. Il terzo capitolo riguarda gli “Investimenti nella ricerca” ed è dotato di 2,0 miliardi che andranno utilizzati per la ricerca spaziale (Ministero della Difesa e Ministero dell'Istruzione), di cui una quota affidata ad Agenzia spaziale italiana, ma anche per la ricerca scientifica, tecnologica e sanitaria. Il capitolo “Infrastrutture per il miglioramento della qualità della vita” dptato di 1,7 miliardi (ai quali vanno aggiunti 800 milioni per la riqualificazione periferie con separato Dpcm) riguarda invece interventi sulla rete idrica, per il risanamento ambientale e la difesa del suolo, le strutture sportive, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’edilizia sanitaria, i musei, l’edilizia residenziale pubblica. Presente anche un capitolo su “Infrastrutture per la sicurezza dei cittadini” con 7,7 miliardi di euro destinati ad interventi su Casa Italia e quindi alla prevenzione rischio sismico, alla messa in sicurezza degli edifici pubblici e delle scuole, alla polizia e ai vigili del fuoco e sicurezza pubblica, alla messa in sicurezza dei musei. Chiude il piano un capitolo “Investimenti per la sicurezza nazionale e l'alta tecnologia” che è dotato di 12,8 miliardi destinati a programmi ad alta tecnologia Ministero per la Ricerca scientifica e ad investimenti per la Difesa.