Giovannini: il Pnrr come volano della crescita infrastrutturale al Sud
Tra gli obiettivi ridurre l’impatto sull'ambiente in un’ottica di sviluppo economico e sociale: il ministro lo ha detto nel corso dell’apertura della quinta edizione del Forum di Pietrarsa "L'Italia e l'Europa alla prova del Green Deal - Le sfide dal Next Generation EU all'accordo di Parigi"

Investire per ridurre il gap tra il nord e il sud Italia nel settore infrastrutturale. È l’impegno, da parte del governo e dell'Europa, ribadito dal ministro delle Infrastrutture e trasporti, Enrico Giovannini, nel corso dell’apertura della quinta edizione del Forum di Pietrarsa, tenutosi a Napoli, "L'Italia e l'Europa alla prova del Green Deal - Le sfide dal Next Generation EU all'accordo di Parigi", organizzato da Assoferr con Conftrasporto/Confcommercio. Lo riporta Ansa.
"Il Pnrr, con il fondo complementare di altri trenta miliardi e poi dieci miliardi aggiunti per completare la Salerno-Reggio Calabria ad alta velocità entro il 2030 – ha infatti dichiarato Giovannini -, è lo sforzo più ampio che i governi italiani abbiano fatto da tanto tempo verso la cura del ferro".
Una cura, quella del trasporto su ferro più veloce "che riduce l'impatto – prosegue il ministro - delle attività socioeconomiche sull'ambiente ma è anche conveniente perché porta un cambiamento profondo di mentalità delle persone, l'alta velocità ha cambiato i comportamenti di alcuni persone nel centronord che hanno addirittura cambiato città muovendosi con l'alta velocità. Perché questo non deve essere appannaggio anche del sud? Questa è la scelta che abbiamo fatto ma accanto all'alta velocità c'è un investimento fortissimo su ferrovie regionali, sui porti, sui retroporti, in un'ottima di connessione che aiuti non solo lo sviluppo economico ma anche lo sviluppo sociale ad accelerare nella direzione del sostenibile da tutti i punti di vista".