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Briciole di pane

Governo, Piano Sud: usare meglio i fondi già assegnati

Sul fronte delle infrastrutture viene ridotto il tasso di cofinanziamento dei fondi comunitari per un importo pari a 1.620 milioni

Roma, 15 dicembre 2011 - L'efficacia del piano di azione per il Sud sarà un fattore determinante per le scelte future dell'Ue rispetto allo stanziamento di risorse”. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio, Mario Monti, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi per presentare il progetto che prevede investimenti in infrastrutture e non solo nelle regioni del Sud. Il Governo e le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia hanno condiviso oggi un Accordo, al quale hanno aderito anche Abruzzo e Molise per accelerare e riqualificare l'utilizzo dei Fondi strutturali comunitari. "Utilizzare bene i fondi strutturali non è solo una priorità – ha spiegato Monti - ma anche la condizione per assicurare che nel futuro la politica di coesione comunitaria rimanga significativa per gli investimenti europei, sono tante infatti le esigenze espresse dai 27 stati membri, se la politica di coesione non da costantemente buona prova di sé si indebolisce rispetto ad altre politiche che hanno ambizione di entrare nell'agenda europea".

Il "Piano di azione - ha detto Monti - non attribuisce al Sud nuovi fondi ma fa di più, inizia a usare meglio fondi già assegnati, qui si tratta di 3,1 mld dei 26 ancora da spendere entro il 2015". "Vengono riallocati complessivamente 3,1 miliardi di euro. In particolare: la riprogrammazione all'interno dei Programmi regionali di 1,5 miliardi di euro".

Le risorse del "piano"  sono concentrate su quattro priorità: istruzione (974,3 milioni) per interventi di edilizia scolastica e per garantire la continuità scolastica; agenda digitale (409,9 milioni) per banda larga, ultralarga e data center per il cloud computing bonus occupazione (42 milioni) per disoccupati di lunga durata; ferrovie (1.620 milioni) per interventi concentrati su dieci assi. Sul fronte delle infrastrutture,quindi, viene ridotto il tasso di cofinanziamento dei fondi comunitari per un importo pari a 1.620 milioni che vengono destinati a finanziare a una serie di opere ferroviarie: la variante Cancello-Napoli e acquisto di materiale rotabile in Campania, il nodo di Bari e il raddoppio Lesina-Ripalta in Puglia, la linea Catania-Palermo in Sicilia, l'ammodernamento e la velocizzazione della rete sarda e l'elettrificazione della dorsale jonica in Calabria.

Tutti i governatori sono apparsi, sostanzialmente, soddisfatti dell'intesa raggiunta, in particolare per il metodo di concertazione che e' stato osservato. Il presidente della Campania, Stefano Caldoro, ha sottolineato tuttavia la necessita' di concentrare l'attenzione sulle politiche attive del lavoro, ''affinche' i giovani lo trovino ma anche le loro madri e i loro padri non lo perdano''. Il presidente della Puglia, Nichi Vendola, ha fatto notare che finora ''i governi hanno usato, come moneta per affrontare la crisi, i due salvadanai dei Fondi destinati al sud e il sud ha accettato sia questo, sia di discutere di federalismo, non si e' mai sottratto". E per il presidente della Basilicata, Vito De Filippo, ''con il Piano d'Azione c'e' la conferma delle risorse previste, cosa che, di questi tempi, e' sorprendente''. Il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha criticato la mancanza di attenzione di Fs per la Regione ''una disattenzione che e' gravissima'', ha osservato. Scoppelliti ha però espresso soddisfazione per lo sblocco degli investimenti legati ai fondi europei. ''Finora avevamo –ha detto Scopelliti – le mani legate. Da una parte non ci era permesso investire perché avremmo sforato il patto di stabilità interno; ma senza poter cofinanziare i fondi europei rischiavamo di perderli del tutto. Ora avremo risorse in più per lo sviluppo regionale''. Il piano d'azione prevede anche lo stanziamento di 505 milioni di euro per i principali assi infrastrutturali: 270 mln sono destinati all'asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria; 80 mln riguardano il collegamento Lamezia-Catanzaro-dorsale ionica; mentre 155 mln saranno investiti nella Taranto-Sibari-Gioia Tauro.