Governo: quattro decreti e un patto con l'Abi per ridurre i debiti della P.A. con le imprese
Ecco il pacchetto dell misure
La riforma strutturale, quella che sarà in grado di impedire l 'accumularsi di nuovo debito, arriveràcon il provvedimento che recepirà la direttiva Ue, entro la fine dell'anno, assicura il premier Mario Monti. E' proprio il presidente del Consiglio, insieme al ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e al viceministro dell'Economia Vittorio Grilli, a presentare il pacchetto a Palazzo Chigi. "Il recupero dei crediti è una questione importante", perché riguarda "le aziende più piccole e innovative che in questa fase non hanno abbassato la testa e stanno affrontando la crisi con determinazione". Sono queste imprese, insiste Monti, che "hanno bisogno di liquiditàe di riaccendere il motore".
Con l'intervento di oggi, evidenzia il premier, "siamo in grado di smaltire 20-30 miliardi" dei debiti della Pa nei confronti delle imprese giàquest'anno. Monti guarda comunque avanti, convinto che quello di oggi debba essere solo un primo passo. "Il governo intende recepire la direttiva su ritardati pagamenti entro fine 2012, in anticipo rispetto alla scadenza di marzo", annuncia, facendo riferimento a quella che dovrà essere una soluzione strutturale.
Soddisfazione generalizzata nel fronte delle imprese. "Un accordo importante in un momento difficile e complicato in cui il problema serio per le imprese è l'accesso alla liquiditàsoprattutto per le piccole e medie imprese", commenta il leader di Confindustria Emma Marcegaglia, che sottolinea la necessitàdi recepire al più presto la direttiva europea sui pagamenti della Pubblica amministrazione. "E' importante l'impegno del governo di recepire il prima possibile, entro l'anno, la direttiva europea", osserva. "Enorme soddisfazione" è stata espressa anche da Rete Imprese Italia. I ritardi nei pagamenti, sottolinea il presidente Marco Venturi, "incidono non solo sullo sviluppo ma anche sulla vita stessa delle piccole e medie imprese". Venturi sottolinea la necessità"fondamentale" di guardare al futuro e alla normalitO': "mai più ritardi di questa misura", afferma, auspicando "una svolta" nel pagamento dei servizi forniti dalle imprese alla Pubblica amministrazione. Spetta al presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, evidenziare il ruolo delle banche. "Si tratta di uno sforzo notevole in termini di liquiditàe di prezzo", dice, parlando dell'accordo che si muove "nel solco delle collaborazioni e della moratoria giàstipulata con le imprese. E' un ulteriore passo avanti che riguarda tutte le imprese". Le banche, secondo quanto illustrato da Mussari, metteranno a disposizione 20 miliardi di euro: dieci per consentire alle imprese di ottenere un anticipo immediato sui crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione; dieci miliardi per finanziare gli investimenti.