Flash news Infrastrutture:
 
 

Briciole di pane

Grandi opere senza risorse

Il presidente dell'Oice Giacobazzi denuncia la mancanza di fondi per il mercato dei servizi

Roma, 28 marzo 2012 – Per le gare di progettazione il primo bimestre del 2012 è nettamente peggiore di quello del 2011, con un calo del 16,3% in valore; nell'ultimo mese è calato anche il numero delle gare rispetto a febbraio 2011; in netta risalita invece le gare «miste» in cui alla progettazione si aggiunge la costruzione e la gestione delle opere progettate (appalti integrati e concessioni). Sono questi i dati di fondo dell'ultimo aggiornamento dell'Osservatorio Oice-Informatel.


Nel mese scorso le gare di servizi di ingegneria e architettura sono state 334 (di cui 29 sopra soglia) per un importo complessivo di soli 30,4 milioni di euro (17,7 sopra soglia). Rispetto a febbraio 2011 il numero delle gare scende del 5,1, mentre rimane stabile il loro valore complessivo. Fortemente negativo è invece il confronto tra il primo bimestre del 2011 e del 2012: nel 2012 640 gare per un importo complessivo di 51,6 milioni di euro; rispetto al primo bimestre del 2011 il calo è del 3,0% nel numero e del 16,3% nel valore, soprattutto per gli appalti comunitari.


«La continua contrazione del mercato pubblico», ha dichiarato il presidente dell'Oice, Gabriele Giacobazzi, «conferma la tendenza fortemente involutiva della domanda pubblica diretta di ingegneria e architettura, e la crescita degli appalti misti di progettazione ed esecuzione non è sufficiente a diminuire la preoccupazione. L'assenza drammatica di risorse per il mercato dei servizi di ingegneria e architettura rischia di bloccare l'intera filiera degli appalti. È un rischio che vogliamo denunciare con forza perché il nostro Paese non può permettersi di bloccare la sua progettualità sul territorio. È chiaro che stiamo vivendo una fase non semplice ma occorre trovare lo slancio per investire sul progetto e sugli interventi, anche piccoli e medi, sul territorio. Ma non è solo questo», ha continuato il presidente dell'Oice, «vediamo con preoccupazione che, non soltanto non si riescono a mettere in campo risorse per la progettazione, né soluzioni per il gravissimo problema dei ritardi nei pagamenti, ma si continua ad intervenire sul quadro normativo a volte senza rendersi ben conto delle conseguenze. È il caso, ad esempio, della soppressione delle tariffe disposta dal decreto liberalizzazioni che creerà problemi non di poco conto alle stazioni appaltanti nel calcolo della base d'asta e nella definizione dei requisiti di partecipazione alle gare. Anche l'intervento in materia di società tra professionisti, previsto nello stesso decreto, per rispondere a esigenze che nulla hanno a che fare con il settore delle professioni tecniche, non fa altro che creare confusione e problemi rispetto a regole consolidate che hanno consentito all'ingegneria e all'architettura organizzata di svilupparsi secondo modelli efficienti e moderni. Il settore della progettazione ha invece bisogno, oltre che di risorse economiche, di stabilità del quadro normativo. Eventuali interventi», ha concluso Gabriele Giacobazzi, «dovrebbero avere lo scopo di garantire maggiormente la posizione dei progettisti all'interno degli appalti misti, di rimuovere strumenti di palese inefficienza della spesa pubblica, come l'incentivo del due per cento ai progettisti pubblici, e di favorire una maggiore aggregazione delle strutture progettuali anche al fine di una maggiore propensione all'internazionalizzazione».


Tornando ai dati sono invece in fortissimo recupero l'andamento delle gare miste, cioè per progettazione e costruzione insieme. Nel primo bimestre 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, il valore messo in gara sale del 373,3% in larga parte per un bando da 1,9 miliardi per una concessione in Veneto.

Marco Solaia (fonte: Italia Oggi)