I Paesi dell'Europa centrale chiedono all'Ue un fondo specifico per infrastrutture dei Trasporti
Al momento c'è il Connecting europe facilities che si occupa anche delle reti energetiche e digitali

Bruxelles, 15 dicembre 2014 - I Paesi dell'Europa centrale fanno gruppo e invitano l'Unione europea a creare un fondo specifico per l'infrastruttura dei trasporti. È una delle conclusioni del vertice di Praga dei Paesi del 'Gruppo Visegrad', l'alleanza tra Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, a cui questa volta sono stati invitati a partecipare anche la Slovenia e l'Austria come partner esterni.
I sei Paesi hanno elaborato un documento contenente la loro visione dell'evoluzione dell'infrastruttura dei trasporti in Europa centrale dopo il 2020. La proposta servirà da base per le trattative con l'Unione europea e, secondo quanto ha spiegato il presidente ceco Milos Zeman, il fondo avrebbe lo scopo di contribuire al miglioramento dell'infrastruttura dei trasporti non solo in Europa centrale, ma anche nelle altre parti dell'Unione europea.
Al momento il fondo per le infrastrutture è il 'Connecting europe facilities', che però è destinato a migliorare le reti europee non solo del trasporto, ma anche dell'energia e quelle digitali. Di questo fondo 26 miliardi sono destinati al programma specifico sulle infrastrutture chiave dei trasporti, il Ten-T, Trans-European Transport Network, per il completamento dei principali corridoi del continente.