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Briciole di pane

Il 40% delle risorse indirizzate verso i cantieri del Sud

Supertreni fino al Ponte sullo Stretto di Messina

Roma, 27 dicembre 2009 – “L'Alta Velocità non può fermarsi a Salerno. Nel nuovo anno intendo adoperami per accendere i motori del progetto”. Altero Matteoli, Ministro di Infrastrutture e Trasporti, è contento del lavoro svolto nel 2009, che definisce “anno di svolta in un periodo di recessione”. Motivo di soddisfazione sono il prossimo avvio dei lavori della Torino Lione, l'apertura dei cantieri del tunnel del Brennero, del Ponte sullo Stretto di Messina, del Terzo Valico del Giovi e della “sua” Livorno-Civitavecchia.  “Siamo passati dal dire al fare: nel 2009 abbiamo approvato progetti per 24 miliardi”.

E' tempo di lanciare la prossima sfida: treni superveloci fino alla Sicilia.
“Incominceremo a lavorare: faremo incontri tecnici per vedere quanto può costare e se si possono coinvolgere i privati. Non si può avere il Ponte sullo Stretto senza l'Av al Sud”.
Ma le tratte del Sud non sono appetibili per i privati. E in Finanziaria nulla è stato stanziato.
“Ora la Finanziaria consente al Cipe di finanziare e avviare la costruzione di grandi onere anche senza la disponibilità di tutte le risorse in un colpo solo. Si va per lotti”.
La Lega è d'accordo con lei sul Sud?
“Tutto il governo ci punta. Le polemiche sui finanziamenti al Sud sono infondate: dei 27,6 approvati dal Cipe, il 40% è destinato al Mezzogiorno, così come l'85% dei fondi Ten europei».
I cantieri del Ponte sono partiti. I carotaggi sulla Torino-Lione, previsti per dicembre, no. Che succede?
“Nulla. Sarebbero partiti se gli eventi metereologici lo avessero consentito”.
Ma non si sa ancora nè quando nè dove siano. Non è che teme i presidi, come quelli che bloccarono i cantieri in Val di Susa nel 2005?
“Sulla Torino-Lione in passato c'è stato un grande caos ma il lavoro svolto dall'Osservatorio per ricucire con il territorio ha prodotto i suoi frutti. Io stesso ho incontrato i sindaci della zona ogni mese in Prefettura per seguire gli sviluppi”.
Tutti d'accordo?
“Qualcuno è rimasto contrario”.
Dunque ci saranno blocchi?
“Auspico che non ci siano. Del re sto anche nell'opposizione non c'è nessuno contrario: dalla presidente della Regione, Mercedes Bresso al Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che ringrazio”.
Ma se occorresse usare la forza pubblica?
“Non voglio pensarci. Mi è capitato solo una volta per il termovalorizzatore di Acerra. Credo nel buon senso”.
Anche per la localizzazione dei siti nucleari si affida al buon senso?
“Credo nella possibilità che si avvii un tavolo con l'opposizione per individuare insieme questi siti, fermo restando che le scelte poi spettano al governo. Mi pare che il collega Claudio Scajola sia d'accordo”.
Ma ci sono risorse? Il governo fa fatica a trovarle per l'ordinaria amministrazione: in Finanziaria non c'è un euro per la manutenzione delle strade Anas nel 2010.
“Stiamo cercando le risorse, è vero”.
Che fine ha fatto il progetto di pedaggiare alcune strade come il Grande raccordo anulare a Roma?
“Siamo alle dichiarazioni d'intenti”.
L'Ance, l'Associazione dei Costruttori, lamenta che i vincoli del Patto di stabilità immobilizzano gli investimenti dei Comuni. Che ne pensa?
“Il ministro Tremonti ritiene che non si possa aumentare il debito pubblico. E' un problema molto serio. Ricordo tuttavia che il governo ha sbloccato 113 milioni per le piccole opere e intendiamo arrivare al miliardo promesso”.
Ministro, sulle Ferrovie ci sono state grandi polemiche per i forti disagi in questi giorni...
“Anche troppe. Ma preferisco risolvere i problemi e cercare le responsabilità in un secondo momento”.
Conferma la fiducia al manager Mauro Moretti che scade a marzo?
“Quando scadrà ne parleremo. Non ho mai fatto il professore e voti non ne do”.

Antonella Baccaro - Corriere della Sera