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Briciole di pane

Il mercato dell'auto in Europa riprende a crescere

Dopo il rallentamento di ottobre, secondo Acea immatricolazioni a +5,6% in novembre

Torino, 15 dicembre 2016 – Buoni numeri ancora una volta per il mercato delle auto in Europa. Dopo quelli relativi ai veicoli commerciali, infatti, sono stati resi noti anche i dati sulle compravendite di auto. Numeri positivi. Il mercato europeo dell'auto torna così a crescere a novembre, dopo la battuta d'arresto di ottobre. Secondo l'Acea, l'associazione dei costruttori europei le immatricolazioni nell'Europa dei 28 più i Paesi Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera), sono state 1.189.181, con un aumento del 5,6% rispetto allo stesso mese del 2015.
In questo modo, dall’inizio del 2016 sono state vendute 13.938.273, il 6,9% in più dell'analogo periodo del 2015. A spingere verso l’alto il mercato sono stati alcuni paesi come Spagna (+13.5%), Francia (+8.5%) e Italia (+8.2%) che registrano gli incrementi più forti, mentre Regno Unito (+2.9%) e Germania (+1.5%) seguono con tassi più bassi.
Ma guardando all’intero anno, è il mercato italiano a crescere di più (+16.5%) seguito da quello delle Spagna (+11.1%), poi Francia (+5%), Germania (+4.6%) e Regno Unito (+2.5).
Improntati al bello, anche se con qualche distinguo, i commenti dei diversi operatori del settore.
Secondo il centro Studi Promotor, per esempio, il mercato europeo dell'auto chiuderà il 2016 con un volume di immatricolazione di 14.675.254, “riducendo il gap ante-crisi, ma con un livello che sarà ancora inferiore di circa 900mila unità rispetto al massimo ante-crisi toccato nel 2007”. Il divario ancora rimanente, tuttavia, secondo Gian Primo Quagliano presidente del centro, dovrebbe comunque essere recuperato nel corso del 2017. Se così accadrà, in Europa la crisid ell’auto sarà stata lunga dieci anni, molto più di qualsiasi altra crisi passata. Per il mercato mondiale, fa notare ancora Promotor, la crisi iniziata nel 2008 è stata "soltanto un modesto incidente in un percorso di crescita decisamente sostenuto", mentre il ritardo della zona Ue è stato dovuto “dovuto alle misure di austerity che hanno colpito soprattutto le economie della fascia meridionale dell'area".
Situazione positiva anche per Unrae (l'Associazione delle Case automobilistiche estere ), il cui Direttore Romano Valente spiega: “L'Europa continua a confermare un trend di crescita per la fine dell'anno, segno tangibile che l'investimento che molti Paesi hanno fatto sul rinnovo del parco, come Spagna e Regno Unito e in parte l'Italia con il superammortamento sulle auto aziendali, ha funzionato”. Secondo valente, nel nostro paese la salita delle vendite è stata dovuta in particolare alle politiche di immatricolazione delle società. “Di conseguenza - conclude Valente - dovremo gestire un calo di questo specifico settore nei primi mesi del prossimo anno, che si rifletterà sul potenziale di crescita del mercato”.
Più cauta Federauto (Federazione Italiana Concessionari Auto). Filippo Pavan Bernacchi, Presidente dell’associazione, sottolinea infatti che da una parte “il mercato italiano dell'auto si prepara a traguardare un 2016 eccezionale non solo sul piano dei risultati, immatricolazioni a +16,5% nei primi 11 mesi, ma anche per lo sforzo promozionale messo in campo da Case e concessionari per far ripartire il mercato", ma intanto c’è “il timore, che è quello di tutti gli imprenditori italiani, che l'impasse politica in cui si è aggrovigliato il Paese influisca in maniera negativa sull'economia nazionale e quindi sul mercato auto".

Andrea Zaghi