Il mercato europeo dell'auto chiude un ottimo 2016
Aumentano del 6,5% le vendite del veicoli rispetto al 2015

Torino, 17 gennaio 2017 - Ottimo risultato anche sul mercato europeo per l’auto nel 2016. Stando ai dati diffusi da Acea, infatti, negli scorsi 12 mesi sono state vendute in Europa 15.131.719 auto, il 6,5% in più del 2015.
A dicembre le immatricolazioni nella Ue e nei Paesi Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) sono state 1.193.286, in crescita del 3,2% sullo stesso mese dell'anno precedente. I risultati dell’ultimo anno sono stati accolti molto positivamente da tutti i protagonisti della filiera dell’automotive, soprattutto in Italia che si è dimostrato il mercato più dinamico e in crescita (anche se qualcuno ha comunque fatto rilevare il divario che ancora esiste fra i numeri di oltre dieci anni fa e oggi).
L’andamento positivo del 2016 – ha detto subito proprio Acea -, dimostra che, nonostante l'instabilità politica e l'incertezza economica dovuta ad eventi chiave dell'anno come la Brexit e il referendum italiano, la fiducia dei consumatori è rimasta forte.
A conti fatti, la crescita ha riguardato tutti i maggiori mercati: i tassi di incremento maggiori li hanno registrati Italia (+15,8%) e Spagna (+10,9%), seguite da Francia (5,1%), Germania (+4,5%) e Regno Unito (+2,3%). Per il settore il 2016 è stato il terzo anno consecutivo di crescita.
Le analisi del comparto
Il Centro Studi Promotor ha fatto rilevare che il contributo maggiore al risultato dell’area è stato dato come sempre dai cinque maggiori mercati in cui si concentra il 75% delle immatricolazioni. Ma tra questi, il Paese che fa registrare il tasso di crescita più elevato è l’Italia con 1.824.968 immatricolazioni e un incremento del 15,8%, che è sostanzialmente identico a quello registrato nel 2015.
Buono anche il tasso di sviluppo della Spagna (+10,9%), mentre più contenuti sono i progressi della Francia (+5,1%), della Germania (+4,5%) e del Regno Unito. Promotor spiega anche che il maggior dinamismo del mercato italiano e spagnolo si spiega con il fatto che entrambi questi mercati, per effetto delle politiche di austerity varate dall’Unione Europea, sono ancora relativamente lontani dai massimi ante-crisi.
Il centro Studi, tuttavia, fa notare come gli incrementi maggiori sono stati quelli dei mercati più piccoli in Europa. Unrae (che riunisce le case automobilistiche estere), fa invece rilevare come “nonostante la buona performance del nostro Paese l'Italia resta quarta nella classifica europea per volumi venduti, anche se prima per rateo di crescita tra i 5 Major Markets. Unrae guarda però più che altro all’anno che si è appena aperto spiegando: “L'anno 2017 si porta in eredità la possibilità di mantenere effervescente una crescita che, al momento, appare contenuta per l'incerto quadro macroeconomico e per il confronto con un 2016 fatto di robuste crescite del mercato, alimentato da poderose campagne promozionali”.
Secondo i costruttori esteri “resta da seguire l'esempio virtuoso di altri Paesi che hanno messo in campo azioni strutturali di stimolo alla sostituzione del parco anziano per migliorare la qualità dell'aria e stanno consentendo una consistente e rapida immissione sul mercato di veicoli più ecologici e più sicuri, in modo da poter più facilmente rispettare gli obiettivi fissati dalle normative europee in materia di qualità dell'aria e sicurezza della circolazione”.
Federauto attribuisce invece al superammortamento del 140% il buon successo delle vendite in Italia ma anche alle forti promozioni effettuate dalle diverse case. Federauto poi aggiunge: “Ma chiuso bene il 2016, il 2017 è iniziato con la presunta vicenda Fca, caratterizzata da un ingiustificato attacco del governo tedesco per mezzo di un suo ministro. Ma sbaglia chi vuole accostare i due casi perché sono diametralmente opposti”.
Anfia (che riunisce i costruttori italiani di auto) hgìguarda invece al dettaglio dei dati e sottolinea come in Europa Occidentale il mercato abbia registrato un aumento del 5,8% mentre nell'area dei nuovi Paesi membri Ue l'incremento sia stato del 15,9%.
Il mercato mondiale
Benissimo anche il mercato mondiale dell’auto.
Stando infatti al Centro Studi Promotor sempre nel 2016 il mercato mondiale dell’auto ha fatto registrare l’ennesimo record con un volume di immatricolazioni che, secondo le prime stime, dovrebbe aver superato decisamente i 68 milioni di unità e quindi con una crescita sui livelli ante-crisi del 34%.
Il ruolo della componentistica
Nell’ambito del forte sviluppo di mercato dell’auto, entra anche la dinamica produttiva e commerciale della componentistica.
Stando ad uno studio di Sace (la società assicurativo-finanziaria del gruppo Cassa depositi e prestiti ) infatti, sarebbero oltre 65 i miliardi di euro di nuovo export entro il 2020 che possono essere generati dalla componentistica taliana per l'automotive.
L’indagineindica nel settore "un ampio potenziale di sviluppo" e un possibile effetto traino per l'intera filiera. In particolare Sace ha individuato 12 mercati su cui puntare che - entro il 2021 – genereranno vendite per oltre 75 miliardi di euro.
Oltre a regioni note come Cina, Messico e India, ci sono anche economie asiatiche di frontiera come il Vietnam. Realtà in espansione al di fuori dei confini europei in cui ancora si concentra l'80% dell'export del settore, nel primo semestre 2016.
Attualmente, nel mondo, quattro prodotti di altra componentistica su 100 sono italiani mentre 16 sono tedeschi. Il settore, inoltre, presenta un quadro di "intensa innovazione" su alimentazione, carrozzeria e tecnologie.