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Briciole di pane

Il piano Sblocca Cantieri, Lupi: "Utilizzare le risorse stanziate come moltiplicatore"

Il Ministro ospite di "Settegiorni" su Rai 1 ha parlato di infrastrutture e cantieri in Italia e della Golden rule proposta in Europa

Roma, 1 luglio 2013 - I contenuti e gli obiettivi del piano Sblocca Cantieri previsto dal “Decreto del Fare” sono stati al centro della trasmissione “Settegiorni” di Rai Parlamento, in onda sabato scorso su RAI 1.

Una puntata interamente dedicata ai temi delle infrastrutture e dei cantieri in Italia, per fare il punto sull'Alta Velocità e sulla Salerno-Reggio Calabria, i cui lavori avanzano verso il compimento. E poi un viaggio sulla Quadrilatero Umbria – Marche, una delle opere inserite negli stanziamenti previsti dal “Decreto del Fare”, ed il tema della manutenzione stradale.

Ospite in collegamento il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi che intervistato dalla conduttrice Chiara Capuani ha affrontato i diversi argomenti.

Sono intervenuti anche il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, il senatore Massimo Cervellini (SEL) e la deputata Silvia Velo (PD) che nei prossimi giorni alla Camera verificherà proprio il testo del “Decreto del Fare”.

 

Autostrada Salerno – Reggio Calabria

Focus di apertura sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Il servizio di Luisa Parisi ne ripercorre la storia e ne ricorda i numeri: 443 chilometri di lunghezza, ricostruiti quasi per intero, dove d’estate transitano in media 3 milioni di veicoli. Lo sprint dei lavori c’è e si vede, come testimoniano immagini e interviste agli utenti dell’infrastruttura. Attualmente sono attivi 12 cantieri per circa 60 chilometri, ma per il grande esodo estivo previsto a fine luglio l’Anas assicura che resteranno solo 11 chilometri a doppio senso di circolazione. Oltre 40 chilometri di nuova autostrada saranno completati entro la fine del 2013. Sono 367 i chilometri in costruzione, circa 87% del tracciato, mentre per completare l’intera autostrada mancano 58 chilometri, allo stato non progettati né finanziati. 

 

Sblocca Cantieri, le criticità da superare

Ricordati in apertura i numeri del piano Sblocca Cantieri: lavori per circa 3 miliardi di euro e importanti ricadute anche sull’occupazione con la creazione di circa 30.000 nuovi posti di lavoro.

Il Ministro Lupi ha sottolineato che oggi bisogna “dimostrare che siamo in grado almeno di spendere le risorse che sono destinate” superando le tante criticità che possono presentarsi lungo la realizzazione delle opere: procedure che si allungano, problemi tecnici, imprese che possono fallire, ricorsi. Ed il superamento viene dalla "collaborazione seria del pubblico con i privati e con le istituzioni, come si è dimostrato nel caso dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria”, ha chiosato Lupi.

La novità vera del “Decreto del Fare” sta per il Ministro in una sfida coraggiosa che “introduce un elemento nuovo, condiviso in Parlamento e con gli enti locali. Ci sono tante risorse, magari ancora non sufficienti, stanziate per competenza nel bilancio dello Stato. Ma – ha spiegato Lupi – questo non vuol dire che si spendano, perché si spende solo a Stato Avanzamento Lavori. Bisogna, quindi, individuare le opere che sono in tale condizione e dettare tempi chiari”.

La data indicata nel piano Sblocca Cantieri è quella del 31 dicembre 2013. “Abbiamo creato un fondo vero – ha continuato Lupi – di soldi immediatamente disponibili per realizzare chilometri di ferrovie, gallerie, strade. Se entro il 31 dicembre 2013 – Lupi la lanciato il suo monito – non si ottengono queste opere, i soldi vengono revocati”.

 

Il Fondo Infrastrutture

Il fondo previsto dal piano Sblocca Cantieri finanzia specifiche opere prelevando risorse già destinate ad altre infrastrutture. Per alcuni significa definanziare progetti approvati e considerati strategici. A questa affermazione il Ministro Lupi ha controbattuto mettendo in rilievo il senso di responsabilità alla base di tale scelta, dinnanzi alla limitatezza delle risorse. Stanziare fondi per competenza significa ritenere un’opera strategica e vi si allocano risorse, totali o parziali, per dire ‘procedi’.

Il Ministro, riportando l’esempio della Torino–Lione decurtata di alcune risorse, ha ricordato che “sono stati stanziati 2 miliardi e 930 milioni di euro per competenza. Il cantiere sarà appaltato tra fine 2015 ed inizio 2016 ed oggi i fondi sono stanziati per i 12 anni della realizzazione. Abbiamo quindi preso – ha spiegato Lupi – 500 milioni previsti negli ultimi anni della realizzazione della Torino–Lione e li abbiamo spostati al fondo, anticipandoli per cassa entro il 31 dicembre. Vuol dire – ha concluso Lupi sul caso specifico – che nella legge di stabilità si rifinanzieranno quei 500 milioni che mancano”.

Chiaro il messaggio del Ministro: “Dobbiamo imparare a utilizzare le risorse che sono stanziate come moltiplicatore”.

 

Investimenti e Golden Rule

Partita importante da giocare che il Ministero delle Infrastrutture sta conducendo insieme alla vicepresidenza della Commissione Europea di Antonio Tajani, al Presidente del Consiglio Enrico Letta, al Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e al Ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero.

Secondo Maurizio Lupi è giusta “la rivendicazione, non a spender di più, ma a considerare che il contributo delle singole nazioni alla rete di trasporto europea è un contributo a reti strategiche dell’Europa. Quindi ogni paese deve vedersi contabilizzato questo contributo. Per esempio – ha riferito il Ministro – l’Italia spende per la rete europea 5 miliardi nel 2013, 9 miliardi nel 2014 e saranno 10 miliardi nel 2015. Queste spese che sono contabilizzate, contemporaneamente non devono essere calcolate nel patto di Maastricht, che riguarda le spese del proprio paese. La richiesta che facciamo con la Golden rule – ha chiarito Maurizio Lupi – produrrebbe per l’Italia uno 0,25% di risorse disponibili per spese interne, fuori dal patto di stabilità”.

 

Il valore aggiunto per sistema trasportistico, ambiente e occupazione

L’85% del trasporto merci in Europa viaggia attraverso l’asse Madrid – Kiev, di cui fa parte il tratto Torino – Lione. Il Ministro delle Infrastrutture ne ha ricordato i numeri: “Con l’Alta velocità 600mila camion passeranno dalla gomma al ferro. L’impatto maggiore è quello sul miglioramento dell’ambiente. Abbiamo dato poi un segnale importante ai Comuni della Val di Susa. Non solo sono stati resi disponibili 30 milioni di euro per le opere di compensazione, ma per la prima volta queste risorse sono fuori dal patto di stabilità, una sorta di Golden rule nazionale”.

Il piano Sblocca Cantieri presenta anche altri elementi di grande valore. Basti annoverare il dato sull’occupazione di 30.000 nuovi posti di lavoro. Posti concreti, individuati opera per opera. E “per la prima volta – ha ribadito Lupi – il piano comprende opere piccole, medie e grandi”.

 

La manutenzione delle strade

Il decreto prevede misure per la manutenzione straordinaria delle strade, nell’ottica di porre fine alla logica dell’emergenza. “Iniziamo a metter mattoni solidi – ha dichiarato Lupi –. Abbiamo stanziato 300 milioni di euro, immediatamente spendibili entro il 31 dicembre, affinché si possano manutenere gallerie, strade, viadotti da nord a sud. Questo tipo di intervento non sarà un unico lavoro da 300 milioni, Anas sta presentando al Ministero progetti per 2, 3 milioni di euro. Si tratta quindi di opere sparse sul territorio, in grado anch’esse di coinvolgere imprese locali e creare occupazione”.

 

Porti e trasporto ferroviario locale

Altra questione affrontata in “Settegiorni” dal Ministro delle Infrastrutture è relativa ai porti. “Lavoreremo insieme al Parlamento – ha dichiarato Lupi – perché i porti italiani siano competitivi. Oggi è impensabile, se per dragare un porto ci si impiegano vent’anni. Abbiamo previsto una norma, di intesa con il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, che permetta una accelerazione delle operazioni di dragaggio. Altro tema importante è l’autonomia finanziaria dei porti”.

L’attenzione del Ministro è poi andata alle ferrovie che, al di là delle grandi opere e dell’Alta velocità, deve garantire ai cittadini un sistema di trasporto pubblico locale o regionale. “L’argomento – ha concluso Lupi – deve esser discusso col Parlamento e con le Ferrovie dello Stato per trovare adeguata soluzione”.

Manuela Zucchini

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