Il piano triennale di BIIS: 12 miliardi per le infrastrutture

Roma, 3 febbraio 2010 - Oltre 12 miliardi da qui al 2013. E' il piano d'investimenti che Bus, la banca dedicata alle infrastrutture di Intesa SanPaolo e guidata da Mario Ciaccia, ha anticipato al quotidiano “Il Messaggero”. Nel 2009 sono stati oltre 4 i miliardi erogati e adesso, visto il clima pi propositivo, Ciaccia vuole accelerare il passo. Anche in considerazione del fatto che investire in infrastrutture ha un riflesso immediato sull'occupazione. “Investendo 8 miliardi in quelle culturali si possono creare 140 mila nuovi posti” - dice Ciaccia.

Ma Bus punta anche all'estero. Il piano di internazionalizzazione prevede un ruolo di primo piano per lo sviluppo in Medio Oriente e in Nord Africa. Con lo sbarco in Turchia, a Istanbul, e poi in Egitto. Un allargamento degli orizzonti voluto dall'amministratore delegato per sfruttare le potenzialità di Paesi in forte crescita. Sul piatto Bus mette l'esperienza maturata con le autostrade in Croazia e Ungheria, il fotovoltaico in Spagna, le ferrovie in Russia e un termovalorizzatore nel Regno Unito.

“In Italia Bus - sottolinea Ciaccia - è coinvolta a tutto campo: dal Ponte sullo Stretto alla Pedemontana, dalla Brebemi alla tangenziale Est di Milano”. Le opere cui partecipa con una quota azionaria o come finanziatore arrivano ad un valore di 25 miliardi nel comparto stradale e ferroviario, cui vanno aggiunti altri progetti nel comparto idrico (1 miliardo), sanitario (500 milioni), riqualificazione urbanistica (1,5) e dei rifiuti (2 miliardi). “In Italia - conclude Ciaccia - con una previsione di aumento del Pil dell' 1%, possiamo dire che il motore della crescita si è avviato. Ma gira ancora al minimo. Serve una forte accelerazione che soltanto la cooperazione tra il pubblico e il privato potrà dare. Per una vera crescita forte bisogna accelerare i processi di privatizzazione e favorire la concorrenza sul mercato”.