Il prezzo della benzina supera i due euro
Adesso un "pieno" costa più della spesa alimentare settimanale di una famiglia media
Roma, 27 agosto 2012 - Con la benzina verde che nel Centro Italia ha superato i 2 euro al litro e il gasolio che ha raggiunto 1,850 euro, continua la corsa al rialzo per i prezzi dei carburanti. I rincari più alti hanno fatto raggiungere i 2,013 in Toscana e Liguria, ma in alcuni aree (le Isole) si è arrivati a 2,45 euro. Un fenomeno che ha fatto nuovamente scattare le proteste dei consumatori e che, per un “pieno” di una autovettura normale comporta per le famiglia un esborso maggiore di quello della spesa alimentare settimanale.
Secondo Adusbef e Federconsumatori, i rincari sono talmente elevati che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ogni automobilista spende per un pieno di benzina ben 16 euro in più. Ma è il confronto con i prodotti alimentari che rende la situazione più evidente e drammatica. “Fare il pieno dell’automobile – dice la Coldiretti - alle famiglie costa di più che fare la spesa alimentare settimanale”. Secondo le elaborazioni dell’organizzazione agricola, “fare il pieno in una automobile con un serbatoio di 60 litri è arrivato a costare 120 euro, un importo superiore ai 111 euro che mediamente le famiglie italiane spendono ogni settimana per fare la spesa, secondo l’Istat”. Sempre stando ai coltivatori diretti, un litro di benzina verde costa come un chilo, il 40% in più di un chilo di pasta e il 50% in più di un litro di latte.
Mentre secondo la Cia-Confederazione italiana agricoltori, “rincari così forti generano uno stravolgimento completo nei bilanci familiari”. A conti fatti, pare che negli ultimi dodici mesi ogni famiglia italiana abbia dovuto “sborsare” più per il capitolo trasporti, carburanti ed energia (483 euro al mese) che per cibo e bevande (477 euro al mese). Secondo i produttori agricoli, poi, gli incrementi dei carburanti hanno un effetto “contagio” diretto sui prezzi di alimenti e bevande sia per quanto riguarda il loro trasporto, sia perché costa di più anche il carburante agricolo.
Intanto, di fronte ad una situazione sempre più pesante, è già stata chiesta una revisione delle accise imposte sui carburanti per tentare di calmierarne i prezzi.
Secondo Adusbef e Federconsumatori, i rincari sono talmente elevati che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ogni automobilista spende per un pieno di benzina ben 16 euro in più. Ma è il confronto con i prodotti alimentari che rende la situazione più evidente e drammatica. “Fare il pieno dell’automobile – dice la Coldiretti - alle famiglie costa di più che fare la spesa alimentare settimanale”. Secondo le elaborazioni dell’organizzazione agricola, “fare il pieno in una automobile con un serbatoio di 60 litri è arrivato a costare 120 euro, un importo superiore ai 111 euro che mediamente le famiglie italiane spendono ogni settimana per fare la spesa, secondo l’Istat”. Sempre stando ai coltivatori diretti, un litro di benzina verde costa come un chilo, il 40% in più di un chilo di pasta e il 50% in più di un litro di latte.
Mentre secondo la Cia-Confederazione italiana agricoltori, “rincari così forti generano uno stravolgimento completo nei bilanci familiari”. A conti fatti, pare che negli ultimi dodici mesi ogni famiglia italiana abbia dovuto “sborsare” più per il capitolo trasporti, carburanti ed energia (483 euro al mese) che per cibo e bevande (477 euro al mese). Secondo i produttori agricoli, poi, gli incrementi dei carburanti hanno un effetto “contagio” diretto sui prezzi di alimenti e bevande sia per quanto riguarda il loro trasporto, sia perché costa di più anche il carburante agricolo.
Intanto, di fronte ad una situazione sempre più pesante, è già stata chiesta una revisione delle accise imposte sui carburanti per tentare di calmierarne i prezzi.