Il traffico estivo genera crescita economica nel terzo trimestre 2024
Da giugno a settembre in base alle analisi del traffico su strade Anas si prevede un incremento del Pil pari allo 0,2 % rispetto al trimestre precedente
La circolazione stradale ha ripreso la sua normalità dopo i grandi volumi di traffico e i numerosi spostamenti che hanno caratterizzato in particolare i mesi di luglio e agosto per l’esodo estivo. I tradizionali movimenti da nord a sud della Penisola, con un incremento nei fine settimana, hanno favorito come ogni estate la spesa pubblica nel settore turistico, alberghiero, petrolifero e alimentare. Secondo gli ultimi dati Istat, il PIL, nel secondo trimestre, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, in linea con le previsioni fatte prima dell'estate sui flussi delle nostre strade.
Ma è dei giorni scorsi la notizia relativa al mese di ottobre in cui l'Istat sottolinea che tra i consumatori, si evidenzia un diffuso peggioramento delle opinioni sulla situazione economica generale e su quella futura. Cala la fiducia anche nel settore della manifattura e nei servizi di mercato mentre cresce nelle costruzioni, e nel commercio al dettaglio.
Con uno sguardo sempre rivolto alle informazioni sul traffico, si stima invece che per il terzo trimestre del 2024, il PIL avrà un incremento pari allo 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% in termini tendenziali.
Nel contributo alla crescita economica del Paese, non bisogna sottovalutare, come sempre, il traffico dei mezzi pesanti. Nei weekend del periodo estivo sappiamo che è previsto un calendario di divieto alla circolazione per favorire i flussi dell’esodo, e se analizziamo in dettaglio i dati relativi all’ultimo trimestre, notiamo che luglio è stato un mese nel quale si registra un notevole incremento dell'autotrasporto che va a diminuire nei due mesi successivi.
Il settore dei trasporti su strada in Italia rappresenta un pilastro dell’economia, con un impatto significativo sulla logistica e sulla catena di approvvigionamento e la conferma arriva da alcuni dati anche oltre confine. A livello europeo tale mercato potrebbe raggiungere i 496,83 miliardi di dollari nel 2024, con un tasso di crescita annuale composto del 3,24%.
In Italia il settore dell’autotrasporto ha un ruolo significativo e l’aumento del lavoro indica un quadro favorevole e un ruolo chiave nel movimento delle merci.
Con un totale di 1.047 miliardi di tonnellate trasportate, l’Italia si posiziona al quinto posto dopo la Germania in Europa. Inoltre, la digitalizzazione è emersa come un elemento chiave per la modernizzazione del settore, consentendo una gestione più efficiente e integrata delle operazioni di trasporto.
A proposito di infrastrutture e trasporti non bisogna dimenticare che lo scorso 4 ottobre si è celebrato il 60esimo anniversario della nascita dell’autostrada del Sole, considerata già allora da politici, addetti ai lavori e giornali il volàno dell’economia italiana.
Dopo la sua inaugurazione, l’autostrada si è fatta presto interprete della rinascita italiana del dopoguerra. L’Italia stava vivendo il miracolo economico, un boom che la trasformava in una potenza industriale e insieme traghettava milioni di persone nella classe media. Inoltre, unendo il Nord con il Sud, ha facilitato la movimentazione delle merci permettendo ai camion di impiegare un giorno piuttosto che i due tradizionali per raggiungere le due estremità del Paese.
Sono trascorsi 60 anni, e questo conferma l’importanza fondamentale delle infrastrutture stradali, della circolazione veicolare e del trasporto merci con i mezzi pesanti, fattori essenziali del Prodotto interno lordo
Intanto si avvicina la fine del 2024 e sarà interessante conoscere stime e previsioni relative ai 12 mesi.
Suscitano curiosità anche i progetti e le sperimentazioni in corso con l'intelligenza artificiale per avere dati ancora più affidabili sulle nostre strade e sul traffico merci, ma di questo parleremo nei prossimi articoli.