Impregilo, Salini: adesso crescita a doppia cifra
Il manager: "vogliamo crescere in Astralia, Usa e Medio Oriente"
Roma, 26 giugno 2014 - "Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo posti per la patrimonializzazione del gruppo. In ogni caso, la controllante Salini Costruttori deve gestire la sua quota al meglio: se si presentano occasioni di crescita non escludiamo l'idea di confrontarci con altri soci, anche se la cosa non è ora all'orizzonte". E' quanto ha affermato l'amministratore delegato di Impregilo, Pietro Salini, in una recente intervista al Corriere della Sera.
Il manager del primo gruppo italiano di costruzioni ha evidenziato come nel capitale della società sia cresciuto non solo il flottante ma anche l'azionariato estero. Nel collocamento appena concluso, che ha fatto scendere la controllante Salini Costruttori al 60%, gli acquisti sono arrivati soprattutto da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia oltre che dall'Italia. In particolare i due fronti anglosassoni sono saliti al 20% del capitale della società con gli Usa all'8-9% e la Gran Bretagna al 12-13%.
Per Impregilo Salini, osserva, uno dei nodi "sarà la diminuzione del debito, con un alleggerimento degli interessi passivi e il rafforzamento della struttura patrimoniale. L'obiettivo su questo versante è arrivare a un rating investment grade entro la fine dell'anno".
Salini ha poi riferito che la società punta "a una crescita del 16% composto all'anno nel mondo, in un mercato che sale del 10% in termini di infrastrutture. Quanto ai singoli Paesi, intendiamo per esempio insistere sulla piazza australiana e crescere di peso negli Stati Uniti e in Medio Oriente".