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Briciole di pane

Incrementare la produzione di auto elettriche per soddisfare le richieste degli italiani

I marchi automobilistici sono frenati dalla mancanza di infrastrutture

Milano, 18 aprile 2011 - "I produttori di auto elettriche dovrebbero incrementarne la produzione perché c'è un fortissimo interesse da parte delle imprese private mentre ce n'è poco da parte delle grandi aziende pubbliche, come ad esempio Telecom, Enel o Poste Italiane, che su questo settore potrebbero fare massa d'urto e far decollare il mercato". E' quanto ha sottolineato Paolo Ghinolfi, amministratore delegato e direttore generale di Arval, la società del gruppo Bnp Paribas, che opera nel settore del noleggio auto.
Intervenuto al summit Green mobility e sviluppo urbano sostenibile organizzato da 'Il Sole 24 ore', Ghinolfi, durante una tavola rotonda sul mercato dei veicoli elettrici, ha spiegato come "il 26% dei nostri clienti ci richieda un'auto elettrica ma non riusciamo a soddisfarli perché, nel nostro Paese, le auto elettriche sono ancora in una fase di sperimentazione. Abbiamo i soldi, i nostri azionisti sono disposti a investire -ha osservato Ghinolfi- ma mancano i prodotti".


Sull'auto elettrica alcuni marchi automobilistici stanno però già investendo da tempo, ma al momento sono frenati dalla mancanza di infrastrutture e in particolare delle colonnine dalle quali poter ricaricare le vetture, che scoraggia il possibile acquirente. "Come Renault -ha sottolineato il direttore della comunicazione in Italia, Andrea Baracco- abbiamo investito oltre 4 miliardi di euro ed è quindi un progetto cui crediamo molto".


"Non facciamo però previsioni a breve ma a lungo termine -ha aggiunto Baracco- e pensiamo che nel 2020 il mercato dell'auto elettrica possa essere pari al 10%. Per noi è una vera e propria sfida -ha aggiunto- anche se non va dimenticato che il suo sviluppo non dipende solamente dalle case costruttrici di automobili ma dipende da quello che sarà lo sviluppo delle infrastrutture".


"Vediamo però che da parte delle società elettriche e dei Comuni c'è una sensibilità particolare e quindi -ha concluso- mi sembra che gli ingredienti perché questa nuova forma di mobilità possa diventare reale e concreta ci siano tutti". Di anno zero invece ha parlato il responsabile delle relazioni esterne dei Peugeot, Carlo Leoni, secondo il quale, appunto "anche noi stiamo muovendo i primi passi in questo settore".


Per questo Leoni ha lamentato "la manca di incentivi statali per l'acquisto di un'auto elettrica". Una mancanza, ha aggiunto "che inevitabilmente va a pesare sul costo d'acquisto. L'auto elettrica, inoltre, presuppone un piccolo cambio di mentalità perché è necessario che il cliente definisca bene l'ambito entro il quale vuole utilizzare l'auto. L'auto elettrica infatti -ha concluso- è al 100 per cento urbana e non si può certo pensare di andare a fare le vacanze con questo mezzo".

Fonte: Adnkronos