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Briciole di pane

Infrastrutture, Anie: "Negli ultimi 10 anni gap italiano ha fatto perdere 142 miliardi di Pil"

Secondo il presidente dell'Anie Gemme ''dal 1990 l'Italia ha speso in infrastrutture ''il 35% in meno'' rispetto agli altri paesi''

Milano, 1° luglio 2013 - Negli ultimi 10 anni la dotazione infrastrutturale dell'Italia ''ha sofferto di un pesante gap che ha penalizzato ulteriormente la nostra economia'', che vale 142 miliardi di mancato Pil. Pari a 50 miliardi, invece, è la perdita di ricchezza nel solo 2010 dovuta al divario infrastrutturale esistente fra le diverse aree del nostro Paese. E' quanto ha affermato il presidente di Confindustria-Anie (l'associazione che riunisce le imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane), Claudio Andrea Gemme, rivolgendosi agli associati e al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e al vicepresidente Ue Antonio Tajani nel corso dell'assemblea annuale dell'associazione.

Secondo Gemme ''dal 1990 l'Italia ha speso in infrastrutture ''il 35% in meno'' rispetto agli altri paesi''. Si tratta del ''34% in meno nel triennio 2009-2011'' e di 18 miliardi ''già tagliati per il triennio 2012-2014''. Quanto alle risorse comunitarie (fondi strutturali e Fas), secondo Gemme ''è utilizzato solo il 12% degli oltre 41 miliardi stanziati per il quinquennio 2007-2013''.

Il ruolo delle infrastrutture per la crescita

Nella roadmap in cinque punti per tornare a crescere disegnata da Anie Confindustria in occasione dell'assemblea annuale c'è anche posto per le infrastrutture. Prima azione da mettere in campo è "ritornare alla manifattura, supportando gli investimenti in ricerca e sviluppo". Poi "passare dalla Strategia Energetica Nazionale al Piano Energetico Nazionale con un programma di messa in sicurezza e riqualifica energetica degli edifici privati e pubblici e un piano di revamping degli impianti industriali; favorire inoltre il passaggio dalla generazione centralizzata a quella distribuita, agendo sulla rete con un approccio smart". Inoltre bisogna "definire un piano dei trasporti realistico, integrato e sostenibile, attraverso il potenziamento della manutenzione ordinaria e straordinaria sulla rete e sulla flotta rotabile" e "fare filiera per presentarsi sui mercati stranieri come 'Sistema Paese Italia'". Infine bisogna "investire sulla formazione professionale dei giovani, favorendo la staffetta generazionale e il trasferimento della 'conoscenza tacita'".

 

L'importanza dell'Expo

"Non dobbiamo smettere di vedere il bicchiere mezzo pieno. Grazie a Expo si sono aperti cantieri per oltre 14 miliardi. Uno sforzo che non deve assolutamente venire meno. Ci preoccupano le notizie di problemi sui finanziamenti della piastra espositiva di Expo e su Pedemontana. Faccio un appello affinche' tutti si impegnino al massimo per superare ogni ostacolo. Con Expo Milano ha la possibilita' di essere agli occhi del mondo un modello di smart city, un laboratorio a cielo aperto che coinvolgera' tutta l'area metropolitana e suburbana. E' una sfida che non possiamo permetterci di perdere. Un'opportunita' economica, sociale e ambientale, in cui giocheranno un ruolo cruciale le nuove tecnologie e quella innovazione di prodotti e processi che sono nel Dna delle nostre aziende", ha detto nel corso del suo intervento  il presidente Gemme.

Mario Avagliano

  Intervento del presidente dell'Anie Gemme