Infrastrutture, bozza: arriva il project bond
Roma, 20 gennaio 2012 - "Si prevede, al fine di consentire l'effettivo sviluppo dello strumento obbligazionario a sostegno del finanziamento di specifici progetti infrastrutturali, la revisione della disciplina del codice dei contratti pubblici in materia di emissione delle obbligazioni da parte delle societa' di progetto che, costituite a valle dell'affidamento di una concessione, realizzano l'opera pubblica". E' quanto prevede una delle disposizioni della bozza di dl Infrastrutture all'esame del governo. Rispetto al testo vigente - si legge nella relazione che accompagna la bozza del dl Infrastrutture -, "e' eliminata la previsione che le obbligazioni siano garantite mediante ipoteca nel caso in cui superino il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili; e' previsto che le obbligazioni siano sottoscritte da investitori qualificati, cosi' da poter coinvolgere nel finanziamento delle opere pubbliche non solo il sistema bancario ma il sistema finanziario nel suo complesso. E' inoltre previsto che, per la fase di costruzione dell'infrastruttura, durante la quale la stessa non e' ancora in grado di produrre flussi di cassa per remunerare il capitale investito, le obbligazioni godano della garanzia da parte del sistema finanziario e di fondi privati". Con il meccanismo del project bond si introduce dunque "uno strumento, di natura privatistica, atto ad alimentare i flussi per la realizzazione di infrastrutture ed a garantire la copertura dei rischi di costruzione". A differenza degli attuali strumenti, dove le obbligazioni vengono ripagate tramite il cash flow (pedaggi, canoni ecc.) delle opere infrastrutturali gia' realizzate, "si andrebbe a coprire la parte di tempo in cui il progetto non ha ancora iniziato a generare flussi di cassa. Si agevola in tal modo il reperimento, da parte del realizzatore privato dell'opera pubblica, delle risorse finanziarie da utilizzare per la realizzazione dell'opera".